Antonio Del Casale si è dimesso. Non è più assessore del Comune di Vasto. Pochi minuti prima delle 18, è andato in municipio a consegnare la sua lettera di dimissioni nelle mani del sindaco, Francesco Menna.
Tra i due la presa d’atto di un rapporto che s’interrompe dopo 12 mesi di freddezza, iniziati con le primarie del 6 marzo 2016. Rinuncia, quindi, alle deleghe a Lavori pubblici, Polizia municipale, Trasporti e Aree cimiteriali.
Da un mese e mezzo, Del Casale non partecipava alle sedute di Giunta. Era rimasto vuoto il suo ufficio, nel Settore Lavori pubblici, all’interno degli ex palazzi scolastici di corso Nuova Italia. Del suo possibile abbandono si vociferava ormai da un mese.
A ottobre si era dimesso dalla carica di segretario cittadino del Partito democratico, incompatibile, per statuto del Pd, con quella di assessore. Il più accreditato a sostituirlo nella squadra di Menna è Nicola Tiberio, già assessore per 10 anni nell’amministrazione Lapenna, in cui ha gestito anche la delega ai Lavori pubblici.
Di Michele Marisi: “Hai fallito” – Marco Di Michele Marisi, responsabile di Giovani in Movimento, critica aspramente Del Casale. “Il tuo volto, caro Antonio Del Casale, è stato speso, anche da te stesso, per raccontare, in campagna elettorale, che il centrosinistra, in caso di vittoria, avrebbe avuto una Giunta a trazione giovane. Hai assunto una responsabilità grande, che avresti dovuto onorare. E invece non ci sei riuscito. È vero che la Politica deve essere una passione, che la Libertà è un valore e che quindi avere una professione, magari, permette – per la verità non sempre – di non dover essere dipendenti dalla poltrona.
La politica è una passione, certo, ma ci deve essere anche la passione per la politica. Quella per la quale spesso si rinuncia a qualcosa per sé, per il bene della comunità. Che ti ha scelto, che ti ha affidato un compito, che ti ha chiesto di amministrare, pagandoti, tra l’altro. Perché tu ti sei candidato, nessuno ti ha costretto. E invece non hai dimostrato di avere passione per la Politica, non hai dato prova di voler rinunciare ad un futuro certo per te, per contribuire a costruire giorni migliori per questa terra. Tanti giovani di Vasto sono costretti a fare le valigie ed a cercare lavoro altrove, e tu eri stato chiamato ad affrontare, per quanto di competenza di un’amministrazione comunale, anche questo tema. D’altronde, ripeto, ti sei candidato; sapevi che, in caso di elezione, per cinque anni ti saresti dovuto occupare di questo. Hai fallito”.
Giangiacomo: “Plaudo a Del Casale” – Premesso che non ho alcuna amicizia personale con l’ex assessore Antonio Del Casale da cui mi separa almeno una generazione e tralascio di commentare gli aspetti politici dell’articolo ribadendo quanto dissi circa un anno fa dopo la sconfitta per cento voti di Desiati nei confronti di Menna e cioè che non poteva addebitarsi solo alla questione giovanile che rappresenta una parte consistente dell’elettorato ma certo non determinante a fronte di un pugno di voti dovendo invece fare il centrodestra autocritica sulle continue divisioni che lo affliggono da decenni e che purtroppo in questi primi mesi di opposizione paiono affascinare anche i nuovi eletti miei colleghi sordi alle continue richieste di Forza Italia di coordinare l’azione in consiglio anche se a discapito di un po’ meno protagonismo. Ma la riflessione che mi sento in dovere di fare è un’altra: in questi 9 mesi di consigliatura ben tre candidati Sindaci si sono dimessi per motivazioni ignote consentendo di entrare in consiglio a persone che oggi criticano un ragazzo che laureatosi con il massimo dei voti non utilizza (a Vasto quanti giovani politici lo fanno?) la propria posizione per elemosinare con il cappello in mano un lavoro dalla politica o peggio dedicarsi alla politica vivendo di essa o a vita a spese della famiglia ma si dà da fare e trova un gratificante lavoro al nord e quindi è costretto a lasciare l’incarico di assessore. Qualunque persona assennata e padre di famiglia plaudirebbe piuttosto che criticare. Cosa avrebbe dovuto fare Del Casale per non tradire i suoi elettori e la giunta giovane: a venti anni rinunciare al lavoro ed alla carriera per terminare i cinque anni di mandato? Questo è tradimento degli elettori? Sarei curioso di leggere analoghi commenti su chi ha chiesto ai cittadini di guidare da Sindaco questa città ed oggi risulta assente agli appelli in consiglio comunale e non certo per la carriera. Non è che siamo un po’ di parte? Io plaudo a Antonio Del Casale perché la politica è un hobby ed una passione e un vero politico deve dimostrare di avere la testa sulle spalle! Come rimpiazzerà Menna la sua assenza non è un suo problema e potrà essere oggetto di critica politica ma criticare Del Casale ed accusarlo addirittura di fallimento personale onestamente mi sembra da persone che come interpretare il concetto di politica dovrebbero impararlo da lui”.
La diretta video – Antonio Del Casale ha spiegato le motivazioni della sua scelta a TimeOut.