Per il sopralluogo del giorno prima, hanno semplicemente finto di essere clienti indecisi. Interessati ai gioielli, ma avrebbero voluto pensarci, prima di comprare. Interessati lo erano davvero, ma ad arraffare la merce senza pagare.
E allora, uno sguardo alle vetrine e un colloquio col personale della gioielleria. Tutto per capire chi si sarebbero ritrovati di fronte il giorno successivo e come muoversi in quel minuto e 12 secondi: 72 giri di lancette è durata la rapina del 18 febbraio ad Arte Orafa, la gioielleria di via Giulio Cesare, a due passi dal Commissariato di polizia di Vasto.
E sono stati proprio gli agenti dell’Anticrimine e della Scientifica, coordinati dagli ispettori Torzi e Littera, a scovare ed arrestare Salvatore La Penna, 20 anni, e Giuseppe Pensa, 23, entrambi di San Severo.
Il personale del negozio già li conosceva di vista: il 17 erano entrati nella gioielleria. Per questo, quando la commessa ha visto uno dei due davanti all’ingresso, ha aperto la porta. Poi le telecamere hanno registrato tutto l’accaduto. E’ dai fotogrammi dei filmati che sono iniziate le indagini degli agenti del commissario capo Fabio Capaldo: dopo l’identificazione, “è scattata una caccia all’uomo”, ha spiegato il dirigente del Commissariato di via Bachelet, “con gli agenti impegnati senza sosta per 72 ore, fino a quando non hanno ritrovato e arrestato i due giovani, ospiti di altre persone”.
Ed è proprio su queste ultime che ora si concentrano le indagini per capire se ci sono complici.