Partire tempestivamente con la caccia di selezione al cinghiale, fissata al 30 giugno, è quanto chiede in una nota inviata ai presidenti degli Ambiti Territoriali di Caccia Abruzzesi e all’assessore regioanle Dino Pepe il presidente della Copagri Abruzzo, Camillo D’Amico: “Su 10 Atc si può partire subito, mentre ne resta uno sull’aquilano, che dovrebbe iniziare a breve. Come sempre abbiamo asserito, la caccia di selezione è un buon palliativo al contenimento numerico dei cinghiali, ma per nulla risolutivo perché occorrono scelte più articolate e plurali, insieme alla non rinviabile necessità di rivedere al più presto l’obsoleto e superato piano faunisitico regionale”.
Per D’Amico, “per incidere in maniera duratura è necessario adottare soluzioni plurali ed avere un concorso corale da parte di tutti i portatori d’interesse, così che nessuno possa chiamarsi fuori da questa quotidiana lotta che tutti ci troviamo ad affronatare per ridurre e governare al meglio i danni alle colture agricole, gli incidenti stradali ed il pericolo per l’incolumità delle persone. La presente nota rappresenta un ufficiale sollecito ad intraprendere con solerzia assoluta l’avvio della caccia di selezione nei territori di vostra pertinenza, così come anche quella di controllo nelle aree di riserva; ogni ritardo sarebbe letto come chiara ostruzione ad una iniziativa che, laddove è stata fatta con determinazione e convinzione, ha prodotto utili risultati.
“All’assessore regionale alle Politiche Agricole, Caccia e Pesca che legge la presente – conclude D’Amico – chiediamo di tenere alta l’attenzione verso le inizitive avviate e anche di adottare eventualmente i necessari poteri sostitutivi”.