Sorveglianza speciale di Pubblica sicurezza per P. C., 22enne vastese, raggiunto dal provvedimento del Tribunale di Chieti, eseguito dal personale del locale Commissariato diretto dal commissario capo Fabio Capaldo: “In passato il giovane – si legge in un comunicato stampa a firma del dirigente del Commissariato – oltre che per reati contro il patrimonio, è stato denunciato e condannato più volte per lesioni personali aggravate, in concorso con altri, danneggiamento, violenza. Nonostante sia stato anche destinatario della misura dell’avviso orale da parte del Questore di Chieti – è scritto nella nota – il giovane non ha mutato la sua condotta di vita. Spesso è stato colto in compagnia di pregiudicati e ha continuato a delinquere esercitando comportamenti intimidatori, in modo da assicurarsi l’impunità per omessa collaborazione investigativa delle persone offese, spaventate da possibili ritorsioni da parte del suddetto. In più occasioni è stato ritenuto responsabile in materia di violenza e lesioni di gruppo. In particolare, lo stesso, dopo aver attirato le vittime con un pretesto, in un luogo appartato, ove erano appostati suoi complici, ha provocato loro lesioni gravissime tali, da essere sottoposte ad intervento chirurgico”.
Da qui la decisione del giudice del Tribunale di Chieti, che “ha tenuto conto – si legge nel comunicato stampa di Capaldo – della personalità e particolare pericolosità sociale del soggetto, di elevata indole delinquenziale e ne ha disposto la misura di prevenzione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza per anni tre, con l’obbligo di soggiorno nel comune di residenza. Il giovane dovrà inoltre osservare alcune prescrizioni, come quella di non detenere armi nell’abitazione, di non partecipare a pubbliche riunioni, di non allontanarsi dalla propria residenza senza autorizzazione, di presentarsi all’Autorità di Pubblica Sicurezza nelle ore e nei giorni prestabiliti, di rispettare gli orari imposti per rincasare e di non avere contatti con i contesti criminali in cui da sempre è inserito”.