Venerdì prossimo 27 gennaio alle ore 10.30 nel salone del teatro del Centro culturale Aldo Moro, il Comune di San Salvo ricorderà la Shoah, l’internamento e lo sterminio degli ebrei nei lager nazisti della Seconda guerra mondiale. Insieme a rappresentanze istituzionali, parteciperanno delegazioni delle scuole cittadine (I.I.S. R. Mattioli, Istituto Comprensivo 1 e Istituto Comprensivo 2), dell’Associazione Nazionale Combattenti e Reduci e dell’Associazione Nazionale Carabinieri, sezioni di San Salvo.
La cerimonia vedrà alcuni interventi sul tema e un breve concerto della memoria, affidato ai musicisti Antonio Bonanni (direttore del Complesso bandistico Città di San Salvo, agli ottoni), Tiziano Albanese (al pianoforte) e Valentina Corradetti (voce). Interverrà, inoltre, Michele Gazich, autore e musicista noto in Italia e in America non solo per il suo violino ma soprattutto per aver creato un sound, tra classicità e folk, che contamina generi e culture. Nel suo ultimo album, “La via del sale”, ci sono sonorità che rimandano ad “una versione mediterranea del blues”.
“Questo ricordo della Shoah– spiega il Comune di San Salvo – non vuole caratterizzarsi come un atto rituale. Non possiamo limitarci a rievocare i terribili fatti allora accaduti, lo sterminio di circa sei milioni di ebrei e di altri discriminati razziali o politici. Perché la strada che conduce alle peggiori atrocità della Storia è spesso un percorso graduale, fatto di assuefazione, ignoranza, rassegnazione, complicità. Quanto oggi accade in paesi come la Siria e altri del Medio Oriente, le tensioni che attraversano il Mediterraneo e l’Europa, costituiscono gli effetti tanto della crisi economica quanto di alcune precise scelte politiche, sociali e culturali. Così le ferite del razzismo, degli odi e delle lotte etniche ed ideologiche, tra le più feroci e inumane, finiscono oggi per condizionare la nostra stessa quotidianità. La lezione che viene dalla Shoah è che la libertà, la pace sono frutto della responsabilità, del rispetto, della solidarietà, della legalità e della sicurezza, in altri termini della democrazia”.