“Non abbiamo mandato in gita i nostri ragazzi con superficialità, ma abbiamo effettuato tutte le ‘indagini’ del caso e concordato con i genitori la partenza”. Così la dirigente scolastica dell’istituto comprensivo Silvio Spaventa di Atessa, Liberata Colanzi, risponde ad accuse e polemiche nate dopo la settimana bianca degli studenti a Passolanciano terminata con un giorno di ritardo a causa delle abbondanti nevicate (QUI l’articolo).
“Prima della partenza (domenica 15 gennaio, ndr) abbiamo contattato il centro Operativo della Prefettura di Chieti e non c’era un’allerta meteo. – riferisce la dirigente Colanzi a Zonalocale – Abbiamo inoltre parlato anche con l’albergatore e il comando di Polizia a Passolanciano e da tutti abbiamo avuto rassicurazioni. A questo punto – prosegue – abbiamo tempestivamente avvisato le famiglie e, con loro, abbiamo condiviso la partenza dei ragazzi”.
Gli alunni hanno così trascorso una settimana sulla neve, in una struttura sicura, con maestri di sci sempre a disposizione senza aver corso alcun pericolo. “Venerdì 20 gennaio, con il peggiorare delle condizioni meteo, – ci spiega la preside – di comune accordo con la Prefettura, abbiamo deciso di posticipare il ritorno dei ragazzi di un giorno per garantire la maggior sicurezza possibile. Ma tengo a precisare – sottolinea la Colanzi – che i miei alunni non sono mai stati in pericolo, ospitati in una struttura sicura con in dotazioni mezzi necessari a fronteggiare una eventuale emergenza, compresa una turbina di proprietà”. Insomma, la neve era alta e le condizioni meteo non favorevoli, ma nessun alunno è stato prigioniero dell’hotel, ma felicemente in gita, sotto la costante supervisione di insegnanti e maestri di sci fino all’arrivo dei mezzi di Carabinieri accolti proprio dalla turbina dell’hotel.
Insomma, nessuna situazione di allarme è stata evidenziata né dalla scuola, né dalle autorità, né dalle famiglie che hanno potuto contare su quotidiani contatti con i propri figli ed insegnanti ricevendo rassicurazione generale sul loro stato di benessere.
“Ciò che più ci ha amareggiato – conclude la dirigente Liberata Colanzi – è essere stati tacciati di superficialità nei confronti dei nostri alunni mentre nella realtà abbiamo cercato tutte le informazioni necessarie a rendere il loro soggiorno sicuro e divertente e sentire i loro commenti ed i ringraziamenti dei genitori, ci siamo riusciti”.