Sono giorni difficili per i sindaci abruzzesi, chiamati a fronteggiare l’eccezionale ondata di maltempo tra neve, mancanza di energia elettrica e acqua e, da oggi, allagamenti ed esondazioni. Nei Comuni dell’entroterra vastese sono ancora tante le situazioni criticità che, in questi giorni, non hanno risparmiato da attacchi gli amministratori locali. Il sindaco di Pollutri, Antonio Di Pietro, ci ha inviato questa lettera indirizzata ai suoi concittadini.
“Cari concittadini,
il Sindaco e l’Amministrazione Comunale, si scusano per eventuali carenze a noi addebitate da personaggi di Pollutri, che null’altro hanno da fare che denigrare il lavoro del Sindaco e dell’Amministrazione Comunale tutta. Facciamo presente che stiamo portando avanti, su questioni di nostra pertinenza, tutte le prerogative per la risoluzione delle problematiche in essere.
Ci sono in tutta l’Abruzzo 300.000 (trecentomila) utenze coinvolte dalla mancanza di energia elettrica. Con ciò facciamo notare che siamo in piena emergenza, che non è certamente dipesa, dal Sindaco e dall’Amministrazione Comunale: quindi non si capisce di cosa saremmo colpevoli!
Il Sindaco dal primo momento di emergenza ha emanato tutte le ordinanze di sua pertinenza e relative segnalazioni agli organi Regionali competenti, compreso la Protezione Civile. Con Ordinanza di Attestazione del Centro Operativo di Protezione Civile (C.O.C) n.05 del 16.01.2017. Inoltre i numeri del Sindaco e di tutti gli Amministratori, sono da sempre a disposizione dell’intera cittadinanza, in particolar modo durante questa emergenza. Detti numeri sono stati anche pubblicati sul documento suindicato.
Il Sindaco ringrazia tutti quei cittadini, che, senza polemiche, hanno offerto la loro collaborazione solidale all’intera Comunità, rendendosi conto della grave situazione in cui non solo il nostro Comune, ma l’intero Abruzzo è stato coinvolto. Ci scusiamo se siamo stati carenti sotto il profilo informativo, ma abbiamo pensato innanzitutto a risolvere le varie situazioni di emergenza, per poi comunicare certezze, e comunque in piena emergenza elettrica non è certo facile comunicare”.