Un pasto caldo e un letto nei centri d’accoglienza del Vastese per chi ne avesse bisogno. È il progetto Una tovaglia per tutti, attivato dalle istituzioni locali, dalla prefettura di Chieti e dal Consorzio Matrix che li gestisce.
“La neve – spiegano dal consorzio di Simone Caner – oltre alla magia paesaggistica, porta con sé i disagi dovuti alla viabilità e al freddo. A risentirne più di tutti sono le persone indigenti che non hanno né un pasto caldo e neanche un tetto sotto cui dormire.
Il progetto è già stato realizzato negli scorsi anni, con il plauso del ministero dell’Interno e menzionato per merito dalla IV Commissione Regione Abruzzo per la collaborazione dei Comuni che svolgono le funzioni di assistenza sociale nei confronti dei cittadini. Si tratta di una iniziativa chiaramente mirata all’integrazione sociale non solo da parte dei migranti ma anche delle comunità nelle quali sono ricevuti. Non solo quindi centri di accoglienza immigrati, ma più semplicemente centri di accoglienza per chiunque ne abbia bisogno. Aprire le porte a chi abbia necessità di un luogo per dormire e di un pasto caldo.
È avvenuto proprio di recente che siano state accolte persone bisognose, dopo aver chiesto e ottenuto ospitalità nei centri. È stato emozionante per gli operatori constatare l’assenza di barriere con gli immigrati, la semplicità nelle relazioni e la genuina fratellanza, spesso invocate da Papa Francesco come faro di un approccio cristiano al fratello bisognoso, nell’ottica dell’accoglienza come valore universale assoluto.
Chi ne abbia necessità può quindi chiedere ospitalità direttamente nei centri gestiti dal Consorzio Matrix nei Comuni di Vasto, Palmoli, Carunchio, Guardiagrele, Roccamontepiano e Celenza sul Trigno. È possibile anche rivolgersi telefonicamente ai Servizi Sociali di questi Comuni interessati.
Si invita inoltre tutta la sempre attenta e solidale cittadinanza del Vastese e del Medio Alto Vastese a diffondere e segnalare questa opportunità alle proprie conoscenze, in modo da dare un aiuto concreto ai bisognosi”.