Noi rover e le scolte del Clan Shalom e del Noviziato del gruppo scout Vasto 1 quest’anno abbiamo vissuto l’esperienza del campo invernale in un modo diverso dal solito. Ad ospitarci è stato il centro di accoglienza immigrati di Palmoli, gestito dal consorzio Matrix, che oggi ospita donne e nuclei familiari con bambini piccoli. Nella prima giornata abbiam approfondito la conoscenza attraverso le parole della responsabile del centro, Antonella Casillo, e del mediatore culturale Sami. Abbiamo poi voluto completare la conoscenza di questa realtà incontrando gli abitanti di Palmoli e rivolgendo loro una serie di domande che ci hanno permesso di delineare il seguente scenario.
Chi è d’accordo. Tra le persone incontrate sono emerse diverse posizioni che guardano favorevolmente ad un centro di accoglienza nel proprio territorio, i più sono la fascia giovane del paese. Le persone a favore, che sono anche le più informate, ritengono che questo sia un dato positivo perché c’è una nuova utenza nelle scuole che, nei piccoli paesi, vivono situazioni di difficoltà a causa dei bassi numeri. Invece, grazie ai bambini immigrati, si riescono a tenere le classi aperte. C’è una particolare opinione positiva, inoltre, su quelle persone che hanno lasciato il centro e hanno preso casa in paese, entrando a far parte della comunità. I più aperti e accoglienti reputano che bisognerebbe capire che si tratta pur sempre di ragazzi, non importa se bianchi, neri o rossi.
Chi non è d’accordo. Dall’altro lato c’è poca informazione che contribuisce quindi ad alimentare i pregiudizi e i giudizi negativi. Viene soprattutto messa in discussione la concessione dell’ospitalità gratuita. Alcuni credono, inoltre, che lo Stato conceda ingiuste retribuzioni alle persone che vengono in questi centri di accoglienza.
Il paragone con la propria esperienza. Molte persone anziane tendono a fare un paragone con la loro esperienza da emigranti avvenuta nel secondo dopoguerra che comunque presentava caratteristiche diverse.
La scoperta del paese. Il nostro campo ci ha permesso anche di conoscere meglio un paese del nostro territorio, toccandone con mano il senso di disponibilità e di accoglienza e conoscendone la storia attraverso la visita al castello e al museo Muben. Per questo vogliamo esprimere il nostro grazie al sindaco Giuseppe Masciulli, ad Attilio Mauri e alle persone che abbiamo incontrato in questi giorni nel nostro cammino.
La nostra esperienza. In questi giorni abbiamo fatto anche esperienza diretta con gli ospiti del centro, condividendo i momenti dei pasti e alcune attività da noi proposte. Abbiamo vissuto momenti intensi assieme ai bimbi del centro che si sono aperti con gioia e spontaneità, lasciandosi coinvolgere dai nostri giochi che, per qualche giorno, li hanno allontanati dalla routine di una quotidianità certamente non semplice. Questo campo è stata l’occasione per approfondire la conoscenza di un tema di cui sentiamo sempre parlare ma in realtà in maniera troppo superficiale o per alimentare lo scontro politico. Torniamo a casa portando con noi i sorrisi di queste “piccole pesti” e la consapevolezza che la conoscenza è lo strumento per superare i pregiudizi e costruire in maniera consapevole giudizi e opinioni personali.
I rover e le scolte del Clan Shalom e del Noviziato
Gruppo scout Agesci Vasto 1