Ore 2 – Vasto, risultato definitivo: Sì 37,23% (8178 voti), No 62,77% (13786). San Salvo, definitivo: Sì 38,11% (3933), 61,89% (6388).
Ore 1,35 – Vasto, 41 sezioni scurtinate su 43: Sì 37,37% (7mila 505 voti), No 62,63% (12mila 577).
Ore 1,10 – Vasto, 38 sezioni su 43: Sì 37,45% (6mila 687), No 62,55% (11mila 171).
Ore 1,05 – Vasto, 32 sezioni su 43: Sì 37,76% (5mila 445), No 62,24 (8mila 974).
Ore 1 – Riepilogo parziale Abruzzo (666 sezioni su 1639): Sì 107mila 725 (36,25%), No 189mila 434 (63,75%).
Ore 00,40 – A Vasto il No oltre il 60%: Sì 4mila 412 (37,74%), No 7mila 280 (62,26%).
A livello nazionale, si profila un terremoto politico. il premier, Matteo Renzi, ha annunciato: “Nel pomeriggio riunirò il Consiglio dei ministri e poi salirò al Quirinale per consegnare al presidente della Repubblica le dimissioni”.
Ore 00,15 – Risultato definitivo a Carunchio: Sì 119 (37,19%), No 201 (62,81%), bianche 5, nulle 3.
Ore 00,10 – In Abruzzo in netto vantaggio il No nella prima fase dello scrutinio. I risultati di 140 sezioni su 1639: Sì 14mila 684 (35,95%), No 26mila 166 (64,05%)
Ore 24 – Dato definitivo di Lentella: Sì 184, No 222, bianche 3, nulle 2.
Intanto, la seconda proiezione nazionale (copertura 38%) assegna al No il 59,5%.
Ore 23,45 – La prima proiezione nazionale (copertura 10%) assegna al No il 59,2%.
Ore 23 – A Vasto l’affluenza definitiva è del 68,04% (22mila 141 votanti). A San Salvo 68,92%.
Ore 19 – Alle 19 a Vasto hanno votato 18mila 397 elettori, pari al 56,53%. A San Salvo la percentuale è del 56,58.
Ore 12 – Meno del 20% degli elettori di Vasto e San Salvo si è recato ai seggi stamani per il referendum costituzionale. Urne aperte fino alle 23.
Alle 12 il dato di affluenza è molto simile: a Vasto ha votato il 18,34% dei 32mila 541 aventi diritto, a San Salvo il 18,61% dei 15mila 87 elettori totali. Dati che sono in linea con la media provinciale, pari al 18,28%.
Il quesito – Ecco il testo del quesito referendario che gli elettori troveranno sulla scheda: “Approvate il testo della legge costituzionale concernente disposizioni per il superamento del bicameralismo paritario, la riduzione del numero dei parlamentari, il contenimento dei costi di funzionamento delle istituzioni, la soppressione del Cnel e la revisione del Titolo V della parte II della costituzione?”.