Annullata parzialmente la condanna per l’accusa più grave, associazione a delinquere, nei confronti di Ottaviano Del Turco, ex presidente della Regione Abruzzo, l’ex consigliere regionale Camillo Cesarone e l’ex sottosegretario della Regione, Lamberto Quarta, nel processo per la Sanitopoli abruzzese.
La Corte di Cassazione ha rinviato alla Corte d’Appello di Perugia, che dovrà rideterminare la pena, già diminuita in secondo grado dagli iniziali 9 anni e 6 mesi a 4 anni e 2 mesi per Del Turco, mentre Cesarone e Quarta erano stati condannati dai giudici dell’Aquila rispettivamente a 4 e 3 anni. Ma entro la fine del 2017 scatterà la prescrizione.
Annullate senza rinvio le condanne degli ex assessori regionali Antonio Boschetti e Bernardo Mazzocca e dell’ex manager della Asl di Chieti, Luigi Conga, per via della prescrizione. Per gli altri capi di imputazione, invece, le posizioni di Conga e Mazzocca dovranno essere rivalutate dalla Corte di Appello di Perugia per la rideterminazione delle pene.
Rigettato il ricorso presentato da Angelo Bucciarelli, condannato in appello a due anni. Dichiarato inammissibile il ricorso del medico aquilano Pierluigi Cosenza contro la prescrizione.
L’ex parlamentare di Forza Italia, Sabatino Aracu, non dovrà risarcire le parti civili.
Dovranno essere rideterminati anche i risarcimenti nei confronti di Regione Abruzzo, alcune Asl e cliniche private.
L’udienza – Conferma delle condanne di 6 imputati su 8, accertamento della prescrizione per Conga e annullamento con rinvio in Corte d’Appello per Mazzocca. Sono le richieste formulate da procuratore generare Antonio Policastro al termine della requisitoria dinanzi alla Corte di Cassazione, chiamata a decidere in via definitiva su Sanitopoli, il processo scaturito dall’inchiesta che, il 14 luglio 2008, portò agli arresti dell’allora presidente della Regione Abruzzo, Ottaviano Del Turco, e di altre 9 persone tra assessori e consiglieri regionali. Del Turco passò 28 giorni nel carcere di Sulmona e due mesi agli arresti domiciliari.
Il pg ha chiesto la conferma delle pene comminate dalla Corte d’Appello dell’Aquila nei confronti di Del Turco (4 anni e 2 mesi), l’ex segretario generale della Regione, Lamberto Quarta (3 anni), l’ex assessore regionale Antonio Boschetti (un anno e 8 mesi), Angelo Bucciarelli, ex segretario dell’assessore regionale alla Sanità (2 anni), l’ex consigliere regionale Camillo Cesarone (4 anni). La pubblica accusa ha, invece, chiesto l’accertamento dell’avvenuta prescrizione per Luigi Conga e l’annullamento con rinvio, limitatamente al reato associativo, per Bernardo Mazzocca, ex assessore regionale alla Sanità.
Secondo Policastro, esistono “dati oggettivi” e “riscontri esterni” alle dichiarazioni di Vincenzo Angelini, l’imprenditore della sanità privata dalle cui affermazioni partì l’inchiesta della Procura di Pescara. In appello è stato assolto dall’accusa di corruzione.
Di tutt’altro avviso l’avvocato Giandomenico Caiazza, difensore di Del Turco, secondo cui questa lunga vicenda giudiziaria “è stata una grottesca messa in scena di Angelini” e “i conti di tutti gli imputati sono stati rivoltati come calzini e non è stato trovato neanche un centesimo”.