Ancora uno “sgarbo” del Partito Democratico di Vasto nei confronti di Maria Amato, unica rappresentante vastese del Pd alla Camera dei Deputati eppure non invitata all’incontro che il partito ha organizzato per il 2 dicembre a favore del referendum costituzionale (qui l’articolo). “Con una maleducazione istituzionale senza preecedenti, a Vasto, – scrive a riguardo Angelo Bucciarelli – dopo settimane e mesi di silenzio durante la campagna elettorale referendaria, che è la ragione stessa del Pd e del governo di cui è perno, si organizza una manifestazione per il sì, vivaddio!, con il ministro della Sanità, Lorenzin, Nuovo Centrodestra, la sottosegretaria alla giustizia, Chiavaroli, Nuovo Centrodestra, l’assessore Paolucci, Pd, e il Sindaco di Vasto, Menna. Si organizza una manifestazione per il sì ma non si ha la buona creanza di invitare Maria Amato, parlamentare Pd di Vasto, componente della commissione Salute della Camera dei Deputati, per misere e volgari beghe di partito“.
“Qualcuno che legge – prosegue Bucciarelli – penserà che tutto il partito del Pd è così, ma non è vero. Il Pd ha al suo interno uomini e donne il cui atteggiamento, l’educazione, il modo di fare e di essere sono legati a uno stile di buon comportamento, e non cadono in queste miserrime provocazioni. Così facendo non offendono solo la parlamentare di Vasto, ma anche Vasto, non riconoscendole il ruolo che le spetta in quanto rappresentante di queste terre. E tenendo da parte la ministra e la sottosegretaria, che nulla sanno delle beghe vastesi e abruzzesi piddine, si è assessore regionale, si è sindaco, anche perchè si tengono comportamenti istituzionali, si rispetta il territorio che si vuole rappresentare, si è attenti alle persone, chiunque esse siano, si ascolta anche chi dissente, perchè, magari, potrebbe avere un’idea migliore della tua, o anche solo averne una, di idea. Devono davvero avere dentro una rabbia contro chi non è d’accordo con loro, se si comportano in questo modo, con scarso rispetto! Questo comportamento ferirebbe chiunque, è chiaro, soprattutto chi esercita la politica come servizio e non come fonte di sostentamento, e procura cicatrici grosse nell’anima. Ma sono certo che chi fa politica per servizio continuerà a rispondere alle scorrettezze con bellezza e speranza, cioè sentimenti che, insieme ad un comportamento corretto ed istituzionale, servono a Vasto e al suo territorio. Lo stile uno o ce l’ha altrimenti non se lo puó dare”.