Aggregazione, innovazione e promozione. Queste le tre chiavi per il rilancio dell’agricoltura come settore su cui basare lo sviluppo del territorio emerse dal confronto “Ortofrutta e prodotti tipici: quale futuro?”, organizzato dal consorzio Agripromoter, che unisce la sezione Chieti-Pescara di Cia e l’Unipmi presso la sede della cooperativa Euro Ortofrutticola di San Salvo. I lavori, coordinati da Fabio Travaglini, hanno visto gli interventi el presidente del consorzio Agripromoter, Giuseppe Torricella, dell’assessore regionale all’Agricoltura, Dino Pepe del presidente regionale Cia, Mauro Di Zio, del presidente della Camera di commercio di Chieti, Roberto Di Vincenzo, del presidente Cop. Euro Ortofrutticola del Trigno, Nicolino Torricella, del responsabile del Dipartimento Economico Nazionale Cia, Pino Cornacchia e dell’assessore alle attività produttive di San Salvo, Oliviero Faienza. Diversi gli spunti di riflessione per gli operatori di un settore che, nel corso degli anni, ha vissuto tante evoluzioni e oggi si confronta sui mercati a livello internazionale. “Bisogna poter governare la globalizzazione – ha detto Giuseppe Torricella – con regole uguali per tutti, oggi non è così”.
Tra gli strumenti affinchè i prodotti del territorio possano essere vincenti sui mercati internazionali c’è la creazione di un brand unico, che faccia da volano alle esportazioni. “Stiamo lavorando molto sul brand Costa dei Trabocchi, tutti i prodotti di queste zone devono poter essere riconoscibili e appetibili attraverso questo marchio”, ha sottolineato Mauro Di Zio. Nel ripercorrere alcune tappe fondamentali della storia della cooperativa Euro Ortofrutticola sono state evidenziate le scelte del passato che hanno anticipato i tempi e hanno fatto di questa realtà sansalvese un soggetto unico nel panorama abruzzese. Un lavoro passato attraverso investimenti coraggiosi anche beneficiando di fondi regionali e comunitari. Su questo si è soffermato anche l’assessore Dino Pepe. “Le risorse ci sono, bisogna saperle cogliere facendo squadra e proponendo progetti innovativi. Nel campo alimentare i prodotti italiani restano vincenti. Per questo bisogna identificare i nostri prodotti per poi affermarli sul mercato”.
L’assessore Pepe ha poi sottolineato come ci sia una tendenza da parte dei giovani, molti con elevate professionalità, nel ritorno all’agricoltura. “Su questo la Regione è pronta a fare la sua parte, sostenendo chi vuole avviare attività imprenditoriali”. Dai dati illustrati da Cornacchia è emerso come da parte dei consumatori ci sia una rinnovata attenzione verso i prodotti a chilometri zero, verso il biologico, e solo un 15-20% di chi acquista si basa esclusivamente sulla convenienza economica. “Dobbiamo aumentare la nostra capacità di aggregazione – ha detto il dirigente Cia – per vincere le sfide del futuro in un settore che rappresenta oggi un terzo dell’economia regionale e che può dare ancora grandi soddisfazioni. Oltre all’aggregazione servono innovazione e, naturalmente, la promozione”. Questo nella consapevolezza che non basta avere prodotti di eccellenza, si pensi al vino, l’olio o salumi e formaggi, se non si riesce a farli conoscere sui mercati. Ed è questa la sfida che vedrà impegnati gli imprenditori del settore nei prossimi mesi per una sempre più maggiore affermazione dei prodotti della valle del Trigno.