“La conquistata maturità dopo aver spento 18 candeline, ci ha portato a dedicare questa Fiera agli espositori, ai produttori e ai visitatori ai quali va il mio grazie”. Questo il saluto del presidente Franco Ferrante dopo l’inaugurazione di Agroalimenta 2016.
Sono oltre 100 gli espositori, alcuni arrivati anche da fuori regione, come il Consorzio del Parmigiano Reggiano, le aziende di Sicilia e Puglia con le loro specialità, sono tante le eccellenze proposte negli stand. Grande interesse stanno suscitando i convegni in programma e c’è già attenzione e curiosità per la Giornata dello Spumante a cura del Consorzio Tutela Vini D’Abruzzo, una costruttiva occasione di incontro tra gli operatori del settore vitivinicolo e i ristoratori.
E in merito al momento dedicato al confronto, all’indagine e alla riflessione il primo obiettivo è stato centrato con il convegno su “Il ruolo della moderna distribuzione nella valorizzazione della filiera agricola italiana”, un argomento su cui si continuerà a discutere, ma gli interventi autorevoli di ieri, soprattutto quelli di Francesco Pugliese, amministratore delegato Conad e di Cinzia Scaffidi, vice presidente Slow Food Italia, hanno disegnato un quadro delle due realtà con obiettivi ed esigenze che non sono proprio inconciliabili.
“La strada da seguire è quella di sedersi intorno a un tavolo, piccoli imprenditori e rappresentanti della grande distribuzione, ragionare insieme individuando come procedere meglio”, ha rimarcato la Scaffidi, e sulla necessità di un confronto chiaro si è espresso anche Pugliese. La qualità e la tipicità dei prodotti sono sempre in primo piano ad Agroalimenta come lo sono il gusto e la bontà delle eccellenze in mostra. Salumi di tutti i tipi, formaggi, freschi. stagionati, al tartufo, alle erbe, al peperoncino, pasta, olio, vino, miele dalle tante fragranze, confetture, ventricina del vastese, peperone di Altino, bocconotti, pizza, cioccolato e tanto altro.
C’è, come sempre, l’imbarazzo della scelta. Sono cinque i Comuni (Lanciano, Castel Frentano, Quadri, Frisa e Ortona) presenti in Fiera con un proprio spazio all’interno del quale sono stati allestiti con cura stand che ospitano aziende del territorio. Nel Padiglione 2 oltre agli invitanti e gustosi prodotti in mostra, ci sono anche le macchine coibentate per il trasporto alimentare, nonché prodotti detergenti per la pulizia, l’igiene e la sicurezza dei locali e delle cucine.
Si chiama invece “Castagnotto” e viene presentato per la prima volta proprio ad Agroalimenta, lo speciale elettrodomestico da utilizzare per cucinare senza alterare le proprietà degli alimenti.
Intanto proseguono con successo i corsi di degustazione dei vini e del miele e quelli tenuti da Nunzio Di Paolo per la preparazione di Drink con miscele davvero originali. Alle 17 è previsto lo show cooking a cura del Ristorante il Chiostro di Lanciano con “Filetto di maiale in agrodolce con miele e pistacchi” domani, domenica 27 novembre, sempre alle 17 sarà la volta del Ristorante “Le vecchie mura” con “Le Virtù del mare”.
Domani, con inizio alle 11, si parlerà di olio e dell’annata difficile del settore olivicolo con l’intervento dell’agronomo Bruno Scaglione. Nel pomeriggio l’argomento oggetto di confronto e dibattito sarà la celiachia, allergia al glutine sempre più diffusa. Un tema particolarmente sentito e che non poteva non essere considerato in una Fiera che privilegia la qualità, il buono, il sano e quindi la salute. La sensibilità a queste problematiche e la capacità di mettere insieme aziende eccellenti sono qualità insostituibili che hanno permesso ad Agroalimenta di conquistare e mantenere un ruolo di tutto rispetto nel panorama dell’agroalimentare. Uno dei pochi comparti che fa registrare un trend in crescita, come ha evidenziato anche l’assessore regionale all’agricoltura Dino Pepe. “Abbiamo stanziato 45 milioni di euro per sostenere l’ingresso dei giovani in agricoltura” ha sottolineato e in effetti sono tanti quelli che si avvicinano con sempre maggior curiosità, interesse e impegno a un mondo che solo da poco viene considerato come una seria e concreta prospettiva di lavoro.
Si moltiplicano gli studi e i seminari sui metodi di coltivazione, sulla necessità di salvaguardare la qualità dei prodotti della terra cercando di mantenere il più possibile intatte le loro proprietà, mai come in questi ultimi anni si parla di colture biologiche e di fattorie didattiche. Un mondo in continua evoluzione e Agroalimenta cerca di essere al passo con le nuove e accresciute esigenze.