Ormai, quella di Vasto-San Salvo è una stazione part-time. Treni veloci solo d’estate, neanche un convoglio che si fermi dalla tarda serata fino al mattino successivo, biglietteria aperta solo nelle ore mattutine, personale ridotto a una sola unità.
E, nel 2017, potrebbe tornare a rischio chiusura anche il posto di polizia ferroviaria.
Uno scalo che, come tanti altri in Italia, è destinato a diventare come una fermata d’autobus. Per i convogli che si fermano.
I pendolari, sostenuti dai Cobas del settore trasporti di Pescara-Chieti, avvieranno nei prossimi giorni una raccolta firme per chiedere che non vengano modificati gli orari, in modo da evitare i disagi legati alla perdita delle coincidenze.