“Il buio fa l’uomo ladro”. Malviventi senza scrupoli, rotture e assenza totale di lampioni: fatto sta che nella zona industriale di San Salvo a regnare incontrastato è il buio che fa della “locomotiva produttiva dell’Abruzzo” (così come lo ha definita il sindaco Tiziana Magnacca) un obiettivo ancora più appetibile.
“Due chilometri di linea sono fuori uso perché 3 anni fa i ladri portarono via il rame danneggiando tutto l’impianto” è ciò che ha detto ieri sera Giuseppe Cellucci (resp. Arap Servizi) durante l’incontro con gli imprenditori sansalvesi sulla sicurezza [LEGGI]. In realtà, la situazione è ben più grave. Abbiamo percorso di notte tutte le strade del nucleo industriale per restituire alla cronaca una fotografia reale della situazione e il censimento parla chiaro: dei circa 20 chilometri percorsi (strade principali, allaccianti e secondarie), i lampioni ne illuminano appena 4,1. Il resto (oltre 14 km) è privo di illuminazione; per gran parte si tratta di strade di competenza Arap, per la restante parte entra in gioco la Provincia con la quale c’è il balletto sulle responsabilità.
Le tenebre non fanno distinzioni. Al buio ci sono tutti i tipi di azienda, dalle multinazionali a quelle a conduzione famigliare. Chi ha potuto ha provveduto da sé installando fari nel proprio recinto, altrove la notte nasconde ogni cosa. Non è un caso che Cellucci nell’incontro di ieri sera abbia ricevuto le aspre critiche degli imprenditori esasperati. Questi pagano infatti la quota condominiale all’Arap che dovrebbe in cambio fornire servizi lo sfalcio dell’erba, la manutenzione delle strade, l’assegnazione delle aree e ovviamente l’illuminazione [LEGGI].
Numerose arterie – anche le principali – sono rimaste praticamente all’anno di nascita della zona industriale non avendo neanche i lampioni; in altre i fari ci sono, ma spenti. Passate le 21, le strade e i tanti allaccianti si svuotano rendendo la zona industriale sansalvese terra di nessuno. Le auto che circolano sono poche e spesso causano subito sospetto nei titolari delle aziende. Basti ricordare l’episodio del 2 settembre scorso, quando ignoti in viale Belgio parcheggiarono in tranquillità e misero fuoco a un’Alfa Mito [LEGGI] senza essere visti da nessuno.
Ieri sera amministratori e imprenditori hanno concordato sulla creazione di un tavolo permanente sulla sicurezza nell’area e sull’adozione di un sistema di videosorveglianza intelligente (che potrebbe essere quello di un progetto-pilota annunciato dall’Arap), ma la base da cui partire resta l’illuminazione. Senza di questa chiunque può agire tranquillamente nell’oscurità e dileguarsi tra le tante vie secondarie di fuga.