Ormai è tardi per un progetto di variante che abbracci anche una larga zona dell’entroterra. È ciò che è emerso durante la riunione di ieri mattina a Pescara nella sede della Regione. Se per Vasto permane il dubbio legato alla realizzazione di un viadotto [LEGGI], per San Salvo la soluzione prospettata non ha criticità. Per il Comune c’era il presidente del consiglio comunale Eugenio Spadano che spiega “Il tracciato qui passerà sopra la zona della stazione ferroviaria dove la strada verrà adeguata. Poi si procederà verso la rotonda che abbiamo realizzato da poco come Comune potenziandola e verso la zona industriale (nella strada dove sono presenti i due attraversamenti della vecchia ferrovia, ndr) per arrivare davanti Pasquarelli [GUARDA LE FOTO]”. In quest’ultimo tratto sarà presente il raccordo con le altre direttrici principali: A14 e Statale Trignina.
“L’Anas – prosegue Spadano – ha accolto la nostra richiesta di modifica al progetto che prima prevedeva lo sbocco all’altezza di via Vespucci, sarebbe stato penalizzante per quella zona”. Una volta realizzata la variante, l’attuale sede diventerà comunale.
PROGETTO IN DIRITTURA DI ARRIVO – Spadano poi si sofferma sulle ultime dichiarazioni di Carlo Moro, sindaco di Lentella [LEGGI]. “Quello era il progetto iniziale – dice Spadano – che a suo tempo era abbastanza condiviso; il problema è che oggi costerebbe tre volte di più. L’Anas ci ha detto chiaramente che se vogliamo realizzare nel breve termine una variante, abbiamo la possibilità di farlo perché la Regione è d’accordo sul progetto in discussione. Ritornare sul vecchio significherebbe non realizzare l’opera. Certo, è comprensibile quello che dice Moro, la sua riflessione è condivisibile per quanto riguarda il coinvolgimento dell’entroterra, per la quale ci sarebbe una possibilità in più anche a livello infrastrutturale. L’Anas ci dice chiaramente però che oggi la possibilità concreta è solo questa. In questo momento dobbiamo capirlo e andare avanti su questa ipotesi”.