Nel corso del 2016 il Centro Antiviolenza DonnAttiva del Comune di Vasto ha ricevuto 166 nuove richieste di aiuto e ha preso in carico ulteriori 26 donne che stanno attualmente seguendo un percorso di sostegno (psicologico, legale, ricerca del lavoro, mutuo aiuto). Utenti che provengono tutte da esperienza di violenza in ambito domestico e si sommano a quelle prese in carico negli anni precedenti: il Centro opera dal 2010 e in questi anni ha avuto oltre 600 richieste di aiuto e ha preso in carico 156 donne. Questi i dati illustrati questa mattina da Licia Zulli, responsabile del servizio, nella conferenza stampa convocata per illustrare le iniziative in programma per il 25 novembre nell’ambito della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Presenti all’incontro, il vice sindaco Paola Cianci, l’assessore alle Politiche sociali, Lina Marchesani, il maresciallo dei carabinieri Carlo Di Renzo e il tenente di polizia municipale Orlandino Carusi in rappresentanza delle forze dell’ordine impegnate nella rete antiviolenza cittadina, e operatrici del Centro DonnAttiva, tra cui Raffaella Zaccagna, che ha curato i testi di MareAmaranto, il reading musicale preparato in collaborazione con la Scuola Civica Musicale, che si terrà il 25 novembre alle 21 presso il teatro Rossetti.
“Il Centro DonnAttiva – ha sottolineano l’assessore Marchesani in conferenza stampa – è uno dei fiori all’occhiello del Comune di Vasto, che viene gestito con professionalità e riservatezza; è nostro compito non tagliare, ma ampliare il servizio il più possibile. Perciò ringrazio le operatrici del Centro e tutte le componenti della rete cittadina, dalle forze dell’ordine, al pronto soccorso, la Procura, la Caritas, il consultorio e tutti gli enti coinvolti”. Per l’occasione, è stato annunciato l’avvenuto finanziamento del progetto Sibilla a valere sull’avviso pubblico emanato dal Dpo della Presidenza del Consiglio dei Ministri “per il potenziamento dei centri antiviolenza e dei servizi di assistenza alle donne vittime di violenza e ai loro figli e per il rafforzamento dei servizi territoriali”. Capofila del progetto, il Comune di Pescara, con i Comuni di Vasto, Chieti e L’Aquila partner proponenti.
A seguire, l’intervento di Licia Zulli che ha illustrato i dati relativi alle attività del Centro, anche per quanto riguarda i percorsi di educazione e sensibilizzazione avviati nelle scuole. In particolare, Licia Zulli ha ricordato che “da tre anni abbiamo avviato percorsi di sensibilizzazione da 20 ore per 5 classi delle scuole superiori, formando 20 peer educator che a loro volta diventeranno educatori nel proprio ambiente scolastico”. Non mancano inoltre attività con le scuole primarie, attraverso letture per gli alunni e formazione per genitori e insegnanti, in un’ottica di “educazione” a una corretta relazione affettiva per prevenire fenomeni di violenza di genere. Il tutto “evitando il rischio della spettacolarizzazione della violenza”, come nell’evento del 25 al teatro Rossetti: “Il messaggio che vogliamo mandare è che uscire dalla violenza si può e si deve, per questo raccontiamo le storie di chi ce l’ha fatta, senza spettacolarizzare la violenza in sé”.