“Gli allievi sino alla data odierna hanno completamente ed efficacemente fruito dell’insegnamento della Educazione fisica nell’ampio, funzionale e attrezzato cortile della scuola in ambiente aperto; l’utilizzo dei locali scolastici e quindi della palestra, è di esclusiva competenza della Istituzione scolastica che opera in piena autonomia. La palestra è agibile per quanto assicurato dal Comune di San Salvo. Il dirigente scolastico è l’unico Organo che dispone del potere di rappresentanza della scuola e, sino al 15 novembre ultimo scorso, non risulta pervenuta alcuna richiesta e/o sollecitazione in merito né scritta né a mezzo telefono dai genitori degli studenti o altri stakeolders“.
La precisazione giunge dal dirigente Teresa Ascione, a seguito dell’interpellanza di San Salvo Democratica sull’utilizzo della palestra della scuola Salvo D’Acquisto (qui l’articolo). “In occasione dei recenti lavori di adeguamento sismico – spiega a riguardo il dirigente – l’archivio ultradecennale della nostra scuola è stato provvisoriamente posizionato nei locali della palestra. Dall’inizio dell’anno scolastico non è stato tuttavia possibile trasferire il suddetto archivio per la mancanza di spazi e nessuna responsabilità è addebitabile all’Ente comunale. In data odierna (ieri, ndr) è in corso il trasferimento dei servizi di Segreteria e Presidenza dal plesso di Via De Vito al plesso di Via Scopelliti. Si renderanno così disponibili i locali di via De Vito che saranno utilizzati per il deposito dell’archivio attualmente allocato nella palestra che sarà destinata quindi tempestivamente alla sola attività didattica“.
Da San Salvo Democratica, intanto, arriva una nuova interpellanza al sindaco per sapere “a quanto ammonta l’importo complessivo dei lavori effettuati per l’adeguamento sismico della scuola media, l’importo del finanziamento Regionale, le risorse messe a disposizione dal Comune; quante e quali sono le imprese che hanno partecipato alla realizzazione dei lavori con i relativi importi affidati; se per tutte le imprese coinvolte è stata fatta regolare procedura di appalto e se vi sono state delle estensioni dei lavori; come sono stati utilizzati i ribassi d’asta; quante e quali imprese sono state liquidate e con quali importi”.