Martedì 15 novembre, alle ore 18, al Teatro Rossetti di Vasto andrà in scena Mysterium, un concerto multisensoriale. L’appuntamento, organizzato dalla Società Vastese di Storia Patria con l’assessorato alla cultura del Comune di Vasto, vedrà l’esibizione al pianoforte di Antonio Artese con le luci di Samantha Stout e i profumi di Sileno Cheloni.
Mysterium è una performance multi-sensoriale che miscela accuratamente una partitura pianistica, luci colorate, e profumi. I profumi sono la creazione del maestro profumiere Sileno Cheloni di AquaFlor, Firenze, mentre i colori e il light design è opera di una talentuosa ingegnere americana, Samantha Stout. Il progetto prende spunto dalla concezione sinestetica del compositore russo Alexander Skrjabin, con i colori associati ai suoni e alle tonalita, e da studi sul “Clavier a Lumiere” e sulla partitura del Prometeo, Poema del Fuoco, op. 60 (1910). La performance mira a far partecipe il pubblico di una nuova esperienza estetica e sensoriale, mettendo in gioco i sensi della vista, udito e dell’olfatto e aggiungendo una dimensione emotiva profonda all’esperienza dell’ascolto musicale in sé.
Il programma include una serie di Preludi op. 11 di Alexander Skrjabin, insieme a brani di Grieg, Debussy, Chopin, Rachmaninov e due suite per pianoforte di Antonio Artese: “Lakes of My Mind (2014)” e “Inner Garden”, una serie di ritratti musicali, che scaturiscono da ricordi olfattivi ispirati al Museo Botanico “Orto dei Semplici” di Firenze. Mysterium è un progetto unico che ridefinisce i confini dell’esperienza di ascolto per mezzo della creazione di un panorama olfattivo (scent-scape) di grande finezza ed eleganza. “Studi scientifici hanno dimostrato che la percezione degli stimoli olfattivi – a causa della vicinanza dell’apparato olfattivo al sistema limbico – produce una potente evocazione di immagini e ricordi e amplifica l’esperienza emotiva indotta dalla musica”, commenta il Maestro Artese.
Mysterium ha debuttato con grande successo nel suggestivo Salone delle Statue presso il Museo Stefano Bardini di Firenze, in occasione della Conferenza Internazionale Musica nei Musei, tenutasi a Firenze il 21 febbraio 2014. Particolarmente adatto ad ambienti e sale di piccole dimensioni, dove la prossimità del musicista al pubblico permette un coinvolgimento diretto, Il progetto è consigliato ad un pubblico curioso ed immaginativo, interessato ad un’esperienza estetica nuova, intima e vibrante.