Deposito documenti e breve colloquio con il Procuratore del Tribunale di Vasto, Giampiero Di Florio, questa mattina per il sindaco Francesco Menna. Al centro dell’incontro, la vicenda riguardante la recente approvazione del piano attuativo in località San Nicola.
La mossa era stata preannunciata in sede di conferenza stampa in risposta alle polemiche sollevate da Angelo Bucciarelli prima e dal M5S poi (qui l’articolo).
Mentre il sindaco era impegnato nel colloquio in Procura, l’intervento dello stesso Bucciarelli: “Che c’entra la Procura di Vasto sul controllo di legittimità di un atto amministrativo? E poi, se proprio vuole essere trasparente fino in fondo, perché non porta in procura tutte le delibere adottate, poche per la verità, dalla sua giunta? Però, lo dico con rammarico, la verità, purtroppo, è un’altra: il sindaco Menna, con questo atteggiamento, pensa di minacciare i liberi cittadini dal dissentire alla sua arroganza, quando, con protervia, afferma che si vuole fare sceriffo dell’urbanistica, affermando di essere il solo a potersi occupare di questo importantissimo settore, in quanto privo di interessi. Io non ci sto. Il sindaco Francesco Menna farebbe bene a lasciare l’urbanistica ad una persona capace, che abbia ben in mente cosa serve a Vasto, invece di chiedere, inusualmente, pareri di legittimità a organi istituzionali che hanno impegni ben più importanti e gravosi. Ma, soprattutto, lasci l’urbanistica in ossequio all’art 3, comma 1, lettera a, del codice etico del PD, che così recita: ‘Le donne e gli uomini del Partito Democratico si impegnano, in particolare, a rinunciare o astenersi dall’assumere incarichi o decisioni che abbiano una diretta incidenza, specifica e preferenziale, sul patrimonio personale, del proprio nucleo familiare o dei conviventi, ovvero dei parenti o affini'”.
Seguono le interviste al sindaco Francesco Menna e all’avvocato Antonino Cerella.