Questa mattina ha riaperto le porte alla città il municipio ristrutturato di San Salvo: non un semplice make up, quello a cui è stato sottoposto nell’ultimo anno, ma una ben più consistente opera di adeguamento sismico, costata (tra fondi regionali e confinanziamento comunale) 1.200.000 euro.
Una riapertura in pompa magna in piazza Papa Giovanni XXIII con l’amministrazione comunale a far gli onori di casa, le forze dell’ordine, il prefetto di Chieti Antonio Corona e i sindaci di Vasto, Francesco Menna e Cupello, Manuele Marcovecchio. Per il primo cittadino sansalvese Tiziana Magnacca è il terzo taglio di nastro nel giro di un mese dopo la scuola Salvo d’Acquisto (adeguamento sismico, LEGGI) e la piscina comunale (intervento della società Millesport, LEGGI).
“LUNGIMIRANZA” – All’inizio dei lavori di un anno fa, la struttura era stata definita “Comune dai piedi di argilla”: le fondamenta non toccavano a terra, in soffitto c’era una vera e propria piscina di melma causata da infiltrazioni decennali, la sala consiliare era tra le parti più instabili [LEGGI]. “Questo edificio – ha sottolineato oggi la Magnacca – deve proteggere la città, è la sede del Coc in casi di emergenza. Non solo, è l’edificio in cui tutti i sansalvesi si identificano e che custodisce quei valori sui quali si fonda la nostra democrazia, per questo oggi è presente lo Stato. Infine, voglio sottolineare come i lavori siano stati eseguiti dalla ditta sansalvese Marinelli: investimenti, questi, che contribuiscono anche ai salari a fine mese di tante famiglie del posto”.
“Non si possono evitare i terremoti, ma le macerie sì”. È il Corona-pensiero; il prefetto nel suo intervento ha speso parole di elogio per l’amministrazione: “I lavori sono stati frutto di una lungimiranza non comune. Non solo il municipio, ma anche la scuola: significa pensare al futuro della città. Un sindaco resta 5, 10 anni, ma la casa comune resta per le generazioni future”.
RIVOLUZIONE NEGLI UFFICI – In settimana sarà completato il trasloco. L’interno della struttura non subirà molte modifiche. Tra le principali novità ci sono lo spostamento della stanza del primo cittadino in fondo all’edificio e la nuova veste dell’aula consiliare nella quale è sparito il rivestimento in legno.
È stato inoltre spostato e messo in sicurezza in altra sede l’archivio storico. Si recuperano così nuovi spazi che daranno vita a una serie di traslochi già annunciati un anno fa: il Suap tornerà dal centro culturale in piazza, gli uffici del Sociale ora in piazza San Vitale saranno trasferiti nell’edificio principale, quelli della polizia municipale prenderanno il posto del Comune provvisorio nell’edificio del mercato coperto. La rivoluzione che dovrebbe completarsi anche con la destinazione ad attività giovanili e sociali dell’altra metà degli spazi ora occupati temporaneamente nella stessa struttura di piazza Amendola.