Tornerà di nuovo in Consiglio regionale, pur solo per delucidazioni a riguardo, la vicenda della chiusura delle guardie mediche, scattata proprio nella giornata di oggi. Il consigliere regionale di Forza Italia, Mauro Febbo, infatti, ha presentato una risoluzione urgente per capire “motivazioni e posizione del Governo regionale” su un argomento che per lo stesso Febbo rappresenta “una vera e propria beffa che fa apparire un Abruzzo dove ci sono figli e figliastri e disparità di trattamento. Come anche per le deroghe al declassamento per Penne e Popoli, – sottolinea Febbo – mentre nulla per Atessa, Ortona, Gissi e Guardiagrele”.
“Durante il nostro governo, – prosegue Febbo – anche se previsto nel Piano sanitario, abbiamo sempre evitato tali chiusure, questo va ricordato a chi cerca sempre di scaricare le colpe sul Governo Chiodi, e poi se non si era d’accordo con il famigerato decreto n° 10 in oltre due anni perché non lo si è revocato? Tanto più adesso che siamo usciti dal Commissariamento si potevano adottare politiche diverse e/o almeno uguali”.
Quindi l’attacco all’assessore Silvio Paolucci: “Ad oggi, ancora non è partita la rete di emergenza urgenza promessa dall’assessore regionale Paolucci. Le auto mediche ancora non vengono disposte su tutto il territorio e mancano ancora del personale specializzato a bordo. Tutto questo mentre nella Provincia di Teramo vengono prese altre e diverse decisioni dove alcuni colleghi di Paolucci fanno prevalere logiche di campanile e di mera spartizione su una materia delicata, sensibile e fondamentale come la pianificazione sanitaria”.