“Questo Governo regionale vuole far morire e chiudere la ricerca. Dopo quattro mesi i lavoratori dei tre Centri sono ancora in attesa di ricevere il finanziamento stabilito lo scorso luglio durante una serie di riunioni con i rappresentanti sindacali e con i gli stessi dipendenti convocati dal sottoscritto alla presenza dagli assessori regionali Dino Pepe e Silvio Paolucci“.
Questa la denuncia del presidente della Commissione vigilanza e consigliere regionale Mauro Febbo che spiega “come sia altrettanto incomprensibile il silenzio di questo esecutivo sul futuro dei tre Centri. Infatti il Crab, Cotir e Crivea sono ancora in attesa di una definizione della loro unificazione in una nuova struttura che dovrebbe essere quella di un unico Centro, ormai promesso da almeno 18 mesi. Dopo la fase di liquidazione accompagnata da proclami roboanti, che dura ormai da due anni, i tempi dovrebbero essere credo più che maturi per decidere quale iter intraprendere per dare un futuro certo alle maestranze”.
“Anche i lavoratori dell’Ara – sottolinea Febbo – si trovano nelle stesse condizioni: nella stessa legge furono inseriti e stanziati 640mila euro che per un errore burocratico degli uffici non furono impegnati al 31.12.2015 e ora si rischia di far saltare l’intero comparto zootecnico (1800 aziende). Come sono in attesa da tre mesi i dipendenti di Abruzzo Engineering che attendono da mesi soluzioni vere e definitive, non le promesse del Direttorio guidato dalla Direttore Gerardis che da mesi crea solo false illusioni. A tutto questo bisogna aggiungere il silenzio delle sigle sindacali, soprattutto della Cgil, che prima invitavano i lavoratori a protestare finanche salendo sui tetti insieme a diversi sindaci ed amministratori PD quando il sottoscritto ricopriva il ruolo di assessore alle Politiche agricole. Oggi invece si registra un silenzio imbarazzante e mortificante. Trovate le risorse ora bisogna far seguire i fatti e concretizzare gli impegni. Pertanto – conclude Febbo – mi aspetto che gli uffici procedano immediatamente all’erogazione sia del milione attribuito ai tre centri come stabilimento sia dei 640mila euro per l’Ara e le spettanze ai dipendenti di AE, altrimenti a dicembre ci sarà il default delle strutture che in questi anni sono state il fiore all’occhiello per l’agricoltura ed altri settori come la ricerca agro industriale e quella sperimentale”.