16.40 – Secondo quanto disposto dal gip dell’Aquila Giuseppe Romano Gargarella, su richiesta della procura distrettuale antimafia, i 14 arrestati in carcere nell’ambito dell’operazione ‘Isola felice’ che ha sgominato una cosca ‘ndranghetista tra Abruzzo e Molise sono: Felice Ferrazzo, Eugenio Ferrazzo, Maria Grazia Catizzone, Emilio Rossi, Mirko Marchese, Fabio Marchese, Mirko De Notaris, Rocco Perrello, Alina Elena Anton, Antonio Popolo, Carmine Farese, Francesco Scicchitano, Giuseppe Di Donato e Alessandro Contino.
Gli arresti domiciliari sono stati concessi a sei persone: Antonio Nicola Morganella, Antonino Granata, Vincenzo Macera, Domingos Junior Catanzaro, Pasquale Gagliano e Olesia Molcanova.
Ci sono, infine, cinque misure di obbligo di dimora nel comune di residenza e presentazione giornaliera alla polizia giudiziaria. Gli indagati a piede libero sono in tutto 149.
Tra le attività sequestrate, a San Salvo (Chieti) Bike & Car, a Termoli (Campobasso) Joker’s Club, Slot Centro Studi, Accademia Biliardi La Garuffa, Nuovo Caffè-Deja vu e Molise Casa Costruzioni. A Termoli, infine, Pizzeria Napul’è ‘o panzerott e Bar Planet Caffè. Il gip ha nominato amministratore giudiziario Francesco Pietrocola (Ansa).
12.30 – L’operazione è stata chiamata Isola felice perché il clan Ferrazzo “voleva rifarsi una vita in Abruzzo”, come spiegato in conferenza stampa dal procuratore nazionale antimafia Franco Roberti. Sempre Roberti ha spiegato che il clan Ferrazzo si è avvalso della sconfitta del clan Cozzolino (sgominato qualche anno fa con le operazioni Tramonto e Adriatico) che aveva il proprio centro tra Gissi, San Salvo e Vasto.
Il clan Ferrazzo, inoltre, non è nuovo alle cronache nel Vastese. Nel 2011 a San Salvo fu scoperta una raffineria di droga in un garage riconducibile proprio alla ndrina calabrese.
7.40 – L’operazione denominata “Isola felice” è stata condotta contro un’organizzazione di tipo mafioso che aveva allargato i propri interessi nelle regioni vicine e in Sud America. A farne parte anche esponenti di spicco del clan Ferrazzo di Mesoraca (Crotone).
7.37 – Oltre 200 i carabinieri che fin dalle prime ore della mattina stanno dando esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del Tribunale dell’Aquila a carico di 25 persone (di cui 14 in carcere) per associazione di tipo mafioso, traffico di stupefacenti e di armi, estorsione, riciclaggio e altro; 149 gli indagati.
I militari stanno procedendo al sequestro di beni immobili e attività commerciali e a perquisizioni in Abruzzo, Molise, Calabria, Sicilia, Lazio e Marche. In particolare, le misure di custodia cautelare riguardano 20 arresti e cinque obblighi di dimora. Maggiori dettagli verranno resi noti dal procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo Franco Roberti nel corso della conferenza stampa prevista per le ore 12 presso il Palazzo di Giustizia dell’Aquila.
LA PRIMA NOTIZIA – Un’imponente operazione coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia dell’Aquila è scattata nelle prime ore del mattino in tutto il centro-sud Italia. Circa 30 gli uomini dei carabinieri impegnati nel Vastese per controlli e perquisizioni (impiegate anche le unità cinofile di Chieti) che hanno portato a diversi arresti tra Vasto e San Salvo; complessivamente sono 149 gli indagati, ipotizzabile la contestazione della forma associativa per reati riconducibili al traffico d’armi e all’estorsione.
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