Si è concluso in anticipo con un grande spavento il campo scuola dell’Acr di Scerni (tra cui anche qualche ragazzino di Gissi). I ragazzi insieme ai coetanei di Roccascalegna e Gessopalena erano partiti lunedì scorso per soggiornare a Montefalcone Appennino in provincia di Fermo. La località in linea d’aria si trova a soli 40 chilometri dall’epicentro del sisma che questa notte ha colpito la zona reatina.
A raccontare a zonalocale.it i timori di quei secondi è don Andrea Manzone, sacerdote di San Salvo che da qualche anno è impegnato nella parrocchia di Roccascalegna: “In tutto eravamo 140. Alloggiavamo in un ex convento di frati cappuccini recentemente ristrutturato. La prima scossa ha letteralmente buttato giù dal letto noi educatori; i bambini, invece, non si sono accorti di nulla continuando a dormire. Quando poi c’è stata la seconda scossa abbiamo deciso di svegliarli con una scusa e uscire. Siamo stati fuori da dopo le 4 alle 8. Oggi saremmo dovuti andare a Loreto, avevamo preparato panini e viveri da portare che sono tornati utili in questa circostanza imprevista. Qualche genitore ci ha raggiunto appena ha appreso del terremoto. La struttura non ha ricevuto danni, ma per esser sicuri non siamo rientrati per riprendere i bagagli in attesa di una ricognizione da parte dei vigili del fuoco, ma questi sono stati giustamente tutti dirottati nelle zone colpite. Abbiamo così deciso di terminare in anticipo il campo scuola e a breve tutti i ragazzi faranno rientro a casa”.