“Pasta fatta in casa e dolci, qui si impara la buona cucina”. È questa la ricetta che ha portato Carunchio alla ribalta sulla stampa nazionale nei giorni scorsi. Sul quotidiano La Repubblica di sabato 20 agosto, infatti, il piccolo comune dell’Alto Vastese è stato menzionato tra le località dell’Altra Italia del turismo. L’approfondimento della testata nazionale prende in esame 10 casi che rappresentano la crescita delle preferenze per mete fuori dai circuiti turistici tradizionali e già consolidati.
Carunchio è l’unica destinaziona abruzzese e sulla mappa della nostra nazione è in compagnia di Livigno (Lombardia), Civita di Bagnoregio (Umbria), San Teodoro (Sardegna), Macerata (Marche), Perugia (Umbria), Cividale (Friuli Venezia Giulia), Parco nazionale del Vesuvio (Campania), Lutirano (Toscana) e Ragusa (Sicilia). “Le località meno note di casa nostra – scrive La Repubblica – sono le vere star di questa estate. Molte le offerte per chi cerca vacanze diverse dai soliti circuiti. Crescono arrivi e fatturato in un settore che genera il 10% di Pil”.
Carunchio da tempo ha avviato programmi e progetti – insieme ai privati – per portare nel Vastese turisti da oltre oceano. Tra i punti di riferimento – come ricordato dal sindaco Gianfranco D’Isabella a zonalocale.it nell’intervista per la rubrica E il sindaco che fa… [LEGGI] – sicuramente c’è il rinnovato Palazzo Tour D’Eau. Qui transitano e soggiornano durante l’anno centinaia di turisti provenienti soprattutto dagli Stati Uniti.
La Repubblica cita proprio la struttura: “L’Abruzzo nascosto fa innamorare i turisti grazie al cibo. Abruzzo Cibus, scuola di cucina di Carunchio, in estate fa il pieno di turisti. ‘Da noi vengono al 100% canadesi, americani e australiani – raccontano dalla scuola – sono studenti pieni di entusiasmo e molto curiosi’. Gli allievi alloggiano a Palazzo Tour D’Eau e seguono un programma ben preciso: verdure, dolci, pasta fatta in casa, pizza, ma non solo. Durante la settimana si recano nelle località vicine come Vasto e Agnone”.
Quello di Carunchio si appresta a diventare un modello non solo di ricezione turistica, ma anche di scambio. Nel maggio scorso, infatti, è stato varato il partenariato con la comunità californiana di Saluda che si prefigge di coinvolgere in uno programma di sviluppo reciproco le realtà (scuole, istituzioni e aziende) delle due cittadine [LEGGI].
Per il primo cittadino D’Isabella non può mancare un pizzico di soddisfazione: “Non capita tutti i giorni di finire su un quotidiano nazionale. Tra l’altro ha avuto subito qualche effetto: una comitiva di turisti che soggiornava a Termoli è venuta a trovarci dopo aver letto l’articolo”.