Dopo le prime critiche giunte al sindaco Francesco Menna sulla nomina dei quattro membri del suo staff (qui l’articolo), arriva la doppia interrogazione targata Movimento 5 Stelle e Fratelli d’Italia-An. Per i partiti di opposizione, infatti, uno dei membri dello staff – Angelo Pollutri – sarebbe incombatibile con il ruolo e comunque le nomine non si sarebbero potute fare in assenza di Bilancio preventivo.
“Il Regolamento per la disciplina delle incompatibilità ed inconferibilità di incarichi extra istituzionali al personale dipendente, approvato dalla Giunta Comunale con deliberazione n. 133 del 29/04/2015, – scrivono le consigliere Ludovica Cieri e Dina Carinici – vieta ai dipendenti a tempo pieno tra l’altro la possibilità di ricoprire incarichi o assumere impieghi alle dipendenze di privati o ricoprire cariche in società costituite a fine di lucro, ovvero ruoli che presuppongono l’esercizio di rappresentanza, l’esercizio di amministrazione o l’esercizio di attività in società di persone o di capitali, aziende o enti aventi scopo di lucro o in fondazioni”. Il riferimento, naturalmente all’incarico di presidente della società Autoservizi Cerella.
Sulla stessa lunghezza d’onda Vincenzo Suriani, consigliere comunale di FdI-An, che non solo contesta incompatibilità di Pollutri, ma aggiugne: “Essendo il Comune in gestione provvisoria a causa dei ritardi nell’approvazione del Bilancio preventivo, il Sindaco non avrebbe potuto procedere alla nomina dello staff, mancando le coperture economiche. La legge parla chiaro quando afferma che ‘nel corso della gestione provvisoria l’ente può assumere solo obbligazioni derivanti da provvedimenti giurisdizionali esecutivi, quelle tassativamente regolate dalla legge e quelle necessarie ad evitare che siano arrecati danni patrimoniali certi e gravi all’ente. Nel corso della gestione provvisoria l’ente può disporre pagamenti solo per l’assolvimento delle obbligazioni già assunte, delle obbligazioni derivanti da provvedimenti giurisdizionali esecutivi e di obblighi speciali tassativamente regolati dalla legge, per le spese di personale, di residui passivi, di rate di mutuo, di canoni, imposte e tasse, ed, in particolare, per le sole operazioni necessarie ad evitare che siano arrecati danni patrimoniali certi e gravi all’ente’ e dunque nessuna nomina dell’ufficio di staff poteva essere operata”.