“Per la Commissione di vigilanza si possono scordare il mio voto”. Così Guido Giangiacomo su Facebook, a margine del primo Consiglio comunale dell’era Menna, che ha registrato la “tripletta” di Giuseppe Forte, eletto per il terzo mandato consecutivo alla Presidenza del Consiglio comunale (qui il servizio e le interviste). Ma a scatenare la polemica politica non è stata tanto la terza elezione di Forte, quanto la vice presidenza in quota opposizione a Ludovica Cieri.
Lo scrutinio della votazione dei vice presidenti, infatti, ha registrato 9 voti per Elio Baccalà (eletto in quota maggioranza), 9 voti per Ludovica Cieri (eletta in quota opposizione) e 6 per Alessandra Cappa (non eletta). Presto fatti i conti: se il centrodestra ha votato Cappa e solo Laudazi, come tra l’altro annunciato, Ludovica Cieri, per arrivare a 9 voti ce ne sono voluti 6 da parte della maggioranza che così, di fatto, ha influito sulla nomina del vice presidente in quota opposizione.
“Non contenti di aver perpetuato l’ennesima presa in giro dell’elettorato vastese, – scrivono quindi i consiglieri del centrodestra e dei movimenti civici – la maggioranza di centrosinistra ha ben pensato di intervenire, pesantemente, sulla elezione di uno dei due vice presidenti del Consiglio, segnatamente su quello, per norma regolamentare, di appannaggio della opposizione. Infatti, è soltanto grazie al voto segreto di un numero ben calibrato di consiglieri di maggioranza che a tale ruolo istituzionale è stata eletta la rappresentante del Movimento 5 stelle, Ludovica Cieri. In tal modo, il centrosinistra vastese ha eletto due consiglieri ‘graditi’, escludendo dai maggiori ruoli istituzionali i rappresentanti del centrodestra e dei movimenti civici. Il tutto è avvenuto con buona pace dei consiglieri del 5 Stelle, la cui coerenza è stata così irrimediabilmente minata dall’aver concordato prima ed accettato poi, un ruolo strapuntino, ottenuto soltanto grazie all’apporto della tanto vituperata maggioranza a guida PD ed in barba ad ogni principio di autonomia e trasparenza di cui, senza vergogna, si fan vanto in difesa dei diritti dei cittadini. Altro che prima Repubblica!”.
Ancor più duro il commento di FdI-An, che parla di “inciucio“: “L’accordo elettorale, peraltro compreso all’esito del ballottaggio, oggi è venuto fuori palesemente. Ludovica Cieri, invitata in Aula dall’opposizione a dimettersi dalla carica assegnatagli dal PD, ha fatto orecchie da mercante incassando la poltrona frutto dell’accordo con il centrosinistra che il Movimento 5 Stelle ha evidentemente contribuito a far vincere. Altro che controllo da parte del partito di Grillo! Altro che scatole da aprire! I pentastellati sono stati e rimangono i migliori alleati del Partito Democratico e dell’amministrazione comunale”.
In attesa della replica dei colleghi dell’opposizione così duramente attaccati, per domani mattina il direttivo di Forza Italia ha anche convocato una conferenza stampa a riguardo. Intanto il centrosinistra si gode il doppio risultato: l’elezione del presidente e dei vice e una opposizione già lacerata.