“Non ho fatto altro che promuovere le persone più votate dalla cittadinanza. Questi due nomi si vanno ad aggiungere alla squadra che ho già portato all’attenzione pubblica, mentre il centrodestra non ha il coraggio di dire che proporrà assessori che negli anni Novanta sono stati gli artefici dei disastri di questa città”. Così Francesco Menna, candidato sindaco del centrosinistra, ha presentato i due nomi che si vanno ad aggiungere alla “Giunta dei trentenni”, formata da Antonio Del Casale, Anna Bosco, Paola Cianci e Carlo Della Penna: si tratta di Luigi Marcello, di Città Virtuosa, e Gabriele Barisano, di Avanti Vasto.
“Ringrazio Francesco Menna per la fiducia – ha dichiarato Luigi Marcello – e cercherò di soddisfare le aspettative negli interessi della comunità. Come ho sempre fatto, sarò a disposizione della città 24 ore al giorno”.
Dal canto suo, Barisano ha spiegato: “Dopo una discussione con i componenti della mia lista, è stato indicato il mio nome, anche per l’esperienza già maturata come capogruppo del Psi in Consiglio comunale. Assicuro già da ora il massimo impegno per il bene della nostra città”.
Rimane quindi solo una “poltrona” a disposizione per l’eventuale Giunta Menna. Il candidato del centrosinistra non si è sbilanciato a riguardo: “Sarà una donna, una persona di fiducia del sindaco, che avrà compiti importanti. Verrà scelta, come gli altri, nel segno del rinnovamento, della competenza e del consenso conseguito”.
Intanto è giunta anche la replica al “tour” in autobus di Desiati (qui il servizio): “Se mi permette, gli do io qualche idea delle tappe dove dovrebbe dirigersi e dei guai di questa città che dovrebbe porre in evidenza: prima tappa, i palazzi scolastici in piazza Rossetti che cadono a pezzi dopo la compravendita immobiliare messa in atto dal centrodestra; seconda tappa, i parcheggi di fronte al cimitero per gli autobus, dove gli autobus non entrano – elenca Menna – terza tappa, i parcheggi interrati a Vasto Marina costati 2 miliardi al condominio Forcelli, di cui paghiamo gli oneri condominiali; quarta tappa, le strade dove le automobili entrano una alla volta a causa del piano regolatore scellerato; quinta tappa, i quartieri dove sono stati costruiti palazzi e palazzi senza fognature”.
Altre fermate consigliate, poi, “sesta tappa al Teatro Rossetti, ma portando una foto d’epoca per vedere com’era ridotto ai suoi tempi e com’è diventato oggi, e una settima tappa al Palazzetto dello Sport, sempre con la foto degli anni Novanta. Ottava, nona e decima tappa all’ex carcere di via Aimone, al Centro ‘Enrico Berlinguer’, all’Ufficio del Giudice di Pace, e raccomando sempre di portare le foto di quella Vasto che lui vorrebbe far tornare, per fare il confronto. Undicesima tappa, il mercato di Santa Chiara che abbiamo rivitalizzato, dodicesima al parcheggio multipiano, tredicesima all’asilo ‘Carlo Della Penna’, che il centrodestra aveva ceduto e noi abbiamo recuperato e riapriremo. Se non sono stanchi come quattordicesima tappa possono dirigersi in una delle tante case popolari di Vasto Marina che cadono a pezzi, e infine suggerisco di concludere il tour in pullman nei luoghi della Notte Rosa che Desiati vorrebbe abolire”.