Sotto lo sguardo incuriosito dei viaggiatori nel vedere tanta gente sulla banchina e con qualche minuto di ritardo il Frecciabianca ha fatto la sua prima fermata alla stazione di Vasto-San Salvo. A salutare i primi viaggiatori che hanno potuto usufruire della nuova fermata (da oggi e fino al 17 settembre) c’era una folta delegazione formata da rappresentanti istituzionali, presidente della Regione in testa, management di Trenitalia e operatori turistici. In questi mesi estivi fermeranno quotidianamente due Frecciabianca: uno proveniente da Lecce (alle ore 15.45) e l’altro proveniente da Milano (alle ore 17.17). È una giornata che viene salutata con toni di festa ma che diventa l’occasione per rilanciare con Regione e Trenitalia per far tornare la stazione di Vasto-San Salvo uno scalo importante.
Nel panorama politico in tanti nei mesi scorsi hanno fatto sentire la propria voce a suon di documenti, risoluzioni, interrogazioni, ordini del giorno e quant’altro, coinvolgendo esponenti politici di tutti gli schieramenti e a tutti i livelli, dal consiglio comunale al parlamento europeo, passando per consiglio regionale e parlamento.
“Siamo contenti per questa giornata ma è chiaro che questo è solo un obiettivo parziale perchè le fermate dovranno moltiplicarsi“. È il sindaco di Vasto, Luciano Lapenna, ad aprire gli interventi che precedono l’arrivo del treno. “Grazie Luciano – dice rivolgendosi al presidente della Regione D’Alfonso -, solo il tuo impegno ha permesso questo”. Rilancia il consigliere regionale Mario Olivieri: “Dovrebbe essere normale che qui si fermi il Frecciabianca. Questa stazione va dotata di altri servizi e altre fermate”. Poi una battuta rivolta a D’Alfonso. “Luciano quando viene a Vasto si innamora di Vasto, poi però dimentica. Ma cinsono io a farli ricordare di questo territorio. Anche se da solo non basto”.
Parola poi al sindaco di San Salvo, Tiziana Magnacca. “La salvezza di questa stazione sembrava una battaglia impossibile dopo 10 anni di dimenticanze. Devo dare merito a Eugenio Spadano con cui ci siamo battuti raccogliendo poi la sensibilità di molti. Questo deve essere un punto di ripartenza, perchè questo e altri treni devono essere a servizio dei turisti ma anche degli studenti e dei lavoratori. Ringrazio D’Alfonso e Trenitalia ma non è finita qui. Chiediamo a che vengano effettuati altri interventi di adeguamento e manutenzione. Un tema che mi tocca personalmente è legato alle mamme che, se dovessero scendere dal treno con un passeggino poi avrebbero difficoltà a muoversi”. Soddisfatto Luciano De Nardellis, presidente della Dmc Costiera dei Trabocchi. Gli operatori turistici aderenti alla Dmc concederanno un bonus di 40/80€ o 25/50€ per i turisti che viaggeranno sul Frecciabianca e pernotteranno in una delle strutture ricettive aderenti all’iniziativa per una o due settimane. “Ora tocca a noi valorizzare questo accordo. Dobbiamo raggiungere una media di 22 passeggeri a fermata per convincere Trenitalia a confermare la fermata oltre il mese di settembre“.
Il ruolo dei cittadini è sottolineato anche da Maria Amato. “I prossimi due mesi dovranno essere una comunicazione continua. Non esistono i servizi a prescindere, i servizi ci sono se noi ne usufruiamo. È tutta una catena, se ci sono passeggeri ci sono i treni, se ci sono i treni c’è la Polfer, e così via”. Trenitalia era rappresentata da Sergio Vanacore. “Siamo promotori della mobilità sostenibile e oggi siamo anche noi contenti per questa nuova fermata. Laddove si creano delle condizioni virtuose si ottengono dei risultati. Ci sono già centinaia di prenotazioni per la fermata di Vasto-San Salvo, questo lascia ben sperare”.
A chiudere gli interventi è Luciano D’Alfonso. “Ci sono quelli che dicono che non si può fare nulla e invece questa giornata rappresenta il contrario. Questi risultati sono il contrario della pigrizia. Certamente aver ottenuto questo risultato non basta. Il treno è un mezzo ma dobbiamo rendere memorabile la ragione per cui le persone devono venire qui. Quindi bene la rete dei trasporti, ma poi ci vuole il contenuto”.
La stazione di Vasto – San Salvo. Oggi la stazione era tirata a lucido per la “grande occasione”. Ma, come hanno ricordato molti degli intervenuti, queste due fermate del Frecciabianca non possono e non devono rappresentare il contentino ad un territorio che conta quasi centomila abitanti, località turistiche costiere di rilievo e una zona industriale di primaria importanza nella regione. Serve un deciso potenziamento nei servizi. Basti pensare che oggi lo sportello è attivo solo dal lunedì al venerdì dalle 6.10 alle 10.40 e dalle 10.55 alle 13.20. Poi nulla nel pomeriggio. Se l’unione delle diverse componenti ha ottenuto questo primo risultato è il momento giusto per rilanciare così da alzare la posta e dare quell’impulso allo sviluppo del Vastese da tempo predicato ma che ancora procede al rallentatore.
L’offerta turistica. Lo ha detto bene D’Alfonso. “Bene la rete dei trasporti, ma poi ci vuole il contenuto”. E per contenuto si parla di offerta di un territorio che ancora soffre di divisioni campanilistiche e di scarsa unità d’intenti tra le diverse anime che devono “fare turismo”. Chissà che queste prime due fermate del Frecciabianca (che vanno estese sia nel tempo che numericamente, per avvicinare le nove di Termoli che ha anche una fermata del Frecciarossa) possano essere lo stimolo per comprendere che, per il bene del territorio, è necessario il coinvolgimento di tutti senza badare a colori politici o interessi di parte.