“Un soffitto dal quale cadono pezzi di intonaco e, quando piove, acqua; pentole, bicchieri, posate e piatti al limite dell’utilizzo; assenza di apparecchi condizionatori per fronteggiare la calura estiva; condizione precarie circa la qualità e la quantità dei pasti serviti. Una situazione di degrado e insalubrità che caratterizza la mensa degli agenti di Polizia Penitenziaria in servizio nella Casa circondariale di Vasto“. La denuncia è del sindacato autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE.
“Ci si dovrebbe vergognare – denuncia Luigi Frangione, segretario regionale per il Molise del sindacato – per come viene lasciato allo sbando il personale di Polizia Penitenziaria, in condizioni insalubri, indecenti e vergognose: e invece non sembra importare a nessuno come vengono maltrattati gli agenti del carcere vastese. Per questo, da giorni è in atto l’astensione dalla consumazione dei pasti in mensa. Stiamo parlando di poliziotti che rischiano di vedersi cadere in testa l’intonaco del soffitto quando mangiano, e che quando piove devono quasi pranzare o cenare con l’ombrello. I muri della mensa sono fatiscenti e meriterebbero una tinteggiatura, così come è necessaria una nuova dotazione di pentole, piatti, posate e bicchieri. Una situazione assurda, da tempo ben nota a tutti, ma che non ha ancora scandalosamente trovato una soluzione”.
Anche il segretario generale del SAPPE, Donato Capece, sostiene la protesta dei poliziotti di Vasto e denuncia le pessime condizioni della mensa degli agenti: “Le istituzioni si dovrebbero vergognare per come vengono trattati i poliziotti in carcere e per le pessime condizioni nelle quali sono costretti a mangiare. Il degrado della mensa agenti del carcere di Vasto è vergognoso e il SAPPE, come primo e più rappresentativo sindacato della Polizia Penitenziaria, rappresenterà ai vertici nazionali e regionali dell’amministrazione penitenziaria tutte queste criticità, sollecitando urgenti ed adeguati interventi”.