A lanciare l’allarme è stato, sul proprio profilo di Facebook, il consigliere comunale Arnaldo Mariotti (Pd) che con una foto di una palma di San Salvo Marina appassita da tempo perché attaccata dal punteruolo rosso: “Una tragedia sta per abbattersi sulla marina di San Salvo e l’amministrazione dorme. Come mostra la foto scattata il 19 maggio pomeriggio, una palma dello splendido filare che rappresenta un invidiabile e distintivo patrimonio del lungomare sansalvese è stata attaccata dal punteruolo rosso. Le foglie sono già inconfondibilmente appassite ma nessuno interviene! In questi casi, per evitare che il parassita distruttore si trasmetta all’intero filare di palme, bisogna tempestivamente tagliare l’albero attaccato e distruggerlo con il fuoco. Con questo post voglio suonare la sveglia alla distratta e sonnolente amministrazione: quella palma va immediatamente tagliata e bruciata”.
Le palme già perse alla marina a causa del parassita sono un paio; situazione simile nella parte alta della città, dove ad avere la peggio sono state soprattutto le piante di privati (la concentrazione di palme del Comune è localizzata soprattutto sul lungomare).
Interpellato sulla questione, l’assessore alla Manutenzione Giancarlo Lippis spiega: “Da anni eseguiamo i trattamenti per le palme contro il punteruolo rosso. Iniziano nel mese di marzo e vengono ripetuti ogni 10 giorni. È una minaccia seria ma siamo sul pezzo. Spiace che Mariotti abbia lanciato l’allarme senza conoscere il nostro impegno, forse l’ha fatto in vista delle prossime elezioni. Stiamo contrastando questo parassita, basta notare la differenza con Vasto Marina dove il punteruolo ha fatto piazza pulita. A San Salvo Marina abbiamo perso due-tre piante. È purtroppo un problema di tutte le località di mare. Noi siamo in costante contatto anche con la Regione per affrontare meglio il problema. Una cosa è certa e bisogna sottolineare: i trattamenti devono farli anche i privati, altrimenti i nostri sono meno efficaci”.