Ore 19 – Il giudice monocratico del Tribunale di Vasto, Italo Radoccia, ha assolto con formula piena Francisco Javier Angulo Amezcua dalle accuse di omicidio colposo e guida in stato di ebbrezza. Il 35enne e l’altra imputata, A.C., 29 anni, sono stati invece condannati a un anno di reclusione, con pena sospesa, per omissione di soccorso.
La pubblica accusa aveva chiesto per Amezcua la condanna a 2 anni e 4 mesi e per la ventinovenne a un anno. La difesa, invece, aveva chiesto l’assoluzione da tutti i capi d’imputazione.
“Siamo soddisfatti del verdetto: sono, infatti, cadute le due accuse più gravi”, commenta l’avvocato Gianni Menna, difensore del trentacinquenne di origini spagnole. “Nel corso del processo, è stata accertata l’assenza di colpa del guidatore. Decisiva è stata la super-perizia svolta, su nostro incarico, da Paolo Lalli, ingegnere forense di Cupello, che ha ricostruito nei minimi dettagli la dinamica dell’incidente avvenuto a San Salvo il 28 dicembre 2011. Per il mio assistito è la fine di un calvario durato cinque anni”.
L’udienza – E’ attesa per oggi pomeriggio la sentenza del processo sulla morte di Luigi Dell’Arciprete, il 35enne di Monteodorisio investito a San Salvo cinque anni fa. Due gli imputati.
Il giudice monocratico del Tribunale di Vasto, Italo Radoccia, ha fissato per oggi alle 15:30 l’udienza di discussione, nella quale si susseguiranno la requisitoria del pm, Enrica Medori, e l’arringa degli avvocati difensori, Gianni Menna e Gianluca Del Borrello.
Gli imputati – Francisco Javier Angulo Amezcua, 35enne di origini spagnole e residente a San Salvo, è accusato di omicidio colposo e omissione di soccorso. Nei confronti della ragazza che viaggiava insieme a lui, A.C., 29 anni, pende solo la seconda ipotesi di reato.
I fatti – Quel 28 dicembre 2011 a San Salvo Luigi Dell’Arciprete morì falciato da un’auto in transito in via Grasceta.
L’auto dell’uomo aveva forato lungo la strada che collega la città con San Salvo Marina. Dopo aver accostato, Dell’Arciprete stava cambiando la gomma all’altezza del ponte che sovrasta l’autostrada A14, quando fu travolto da una macchina. Per il 35enne di Monteodorisio, che viaggiava insieme alla sua compagna, non ci fu scampo.
Dopo indagini-lampo, nelle prime ore di quel giorno stesso i carabinieri individuarono l’auto pirata in una Ford Fiesta blu, la vettura di Francisco Javier Angulo Amezcua, 32enne di origini spagnole ma residente a San Salvo. In base alle indagini eseguite dai militari, il giovane viaggiava con la sua fidanzata di allora, A.C., 26 anni. Entrambi sono accusati di omissione di soccorso. Ma su Amezcua pende anche un’ipotesi di reato più pesante: omicidio colposo.
Nell’inchiesta, il pubblico ministero si è affidato a un esperto, Marco Colagrossi, che ha esaminato il luogo della tragedia, verificando le condizioni di visibilità sul ponte di via Grasceta nelle ore notturne.