Assolto per non aver commesso il fatto. E’ giunta a distanza di sette anni dall’incendio doloso di cui era accusato l’assoluzione con formula piena per A.M., trentacinquenne di Vasto.
La vicenda risale al 2009, quando mani ignote appiccarono il fuoco in via del Porto alla Fiat Uno di proprietà di una trentatreenne vastese. Nella notte del 17 marzo di quell’anno, la vettura, parcheggiata nei pressi dell’abitazione della giovane, andò a fuoco. Fu incendio doloso.
A.M. fu accusato di essere il responsabile dell’inquietante episodio e finì coinvolto nell’ambito di una più ampia indagine per la quale è ancora in corso a Vasto il processo di primo grado. Da quell’inchiesta furono successivamente stralciate le posizioni di alcuni singoli imputati, tra cui il 35enne, nei cui confronti pendeva l’ipotesi di reato di incidendio.
Ieri la lunga vicenda giudiziaria si è conclusa dinanzi al Tribunale monocratico di Vasto: accogliendo la tesi difensiva dell’avvocato Gianni Menna, il giudice Italo Radoccia ha assolto l’imputato per non aver commesso il fatto.
“Per il mio cliente – commenta il legale – è la fine di un incubo. Abbiamo dimostrato la sua totale estraneità agli addebiti che gli venivano contestati”.