Il centrodestra candida tre figli di altrettanti ex sindaci di Vasto. A quattro giorni dalla scadenza della presentazione delle liste, che devono essere depositate in municipio entro le ore 12 di sabato 7 maggio, bocche cucite nel quartier generale di Massimo Desiati. Ma i primi nomi iniziano a circolare, alcuni negli ambienti politici, altri sui social network.
Le liste a sostegno dell’ex assessore regionale saranno cinque: Forza Italia, Fratelli d’Italia, Vastoduemilasedici, Progetto per Vasto, Unione per Vasto. Tra i cognomi noti della politica, quelli cinque degli ultimi sette sindaci della città: Silvia Ciccarone, figlia di Silvio Ciccarone, sindaco dal 1962 al 1973, Paolo Notaro, figlio di Nicola Notaro, primo cittadino dal 1973 al 1980, Francesco Prospero, secondogenito di Antonio, che ha guidato l’amministrazione comunale dal 1980 al 1992, e Annarita Pietrocola, sorella di Filippo, sindaco dal 2001 al 2006. Il quinto non è un parente, ma un ex primo cittadino in persona: Giuseppe Tagliente, che ha capeggiato la Giunta di centrodestra dal 1993 al 2000 (con una breve interruzione dovuta all’annullamento delle elezioni ’93 e al conseguente arrivo di un commissario prefettizio fino alla tornata elettorale del ’94).
Fratelli d’Italia – Un figlio d’arte anche nella lista di FdI: è Vincenzo Suriani, 37 anni, primogenito di Roberto, che fu vice sindaco, assessore e consigliere comunale con Alleanza nazionale. E poi l’avvocato Gianni Menna, il giornalista Gabriele Cerulli, due commercialisti, Alessio Lalla e Antonella De Santis, ma anche due esponenti dell’associazionismo: Mario D’Ermilio, ex presidente del circolo Sant’Antonio Abate, e Carlo Centorami, presidente di Vasto Libera. E un ritorno, quello di Dario Ciancaglini, già assessore ai Servizi nella Giunta Pietrocola ed esponente storico della destra vastese.
Vastoduemilasedici – E’ la civica cui hanno aderito tre consiglieri comunali d’opposizione: Nicola Del Prete, Davide D’Alessandro, Andrea Bischia. In lista anche l’ex Udc Roberto Laccetti e una rappresentante della destra, Sabrina Bocchino.
Unione per Vasto – La creatura politica di Giuseppe Tagliente schiera a sorpresa una sindacalista della Cgil, Giuliana Di Paolo, componente della Rsu del municipio, oltre al ritorno di Michele Notarangelo, per un decennio in Consiglio comunale tra il 2001 e il 2011, e i sostenitori maggiormente nella campagna per le primarie: il generale dei carabinieri Luigi Bacceli, il professor Nicando Gambuto e l’ex arbitro di serie A e B Angelo Giancola. E poi Francesco Paolo Canci, Annamaria Orsini, Luana Pracilio, Barbara Di Fonzo, Michele Massone, Michele Naglieri, Lucilla Innocenzi.
Progetto per Vasto – E’ qui che si concentrano i parenti degli ex sindaci: Silvia Ciccarone, Paolo Notaro, Francesco Prospero e Annarita Pietrocola.
Forza Italia – I forzisti hanno già ufficializzato la lista: Roberta Altieri (27 anni, commessa), Anna Maria Antenucci in Fellini 51, interprete), Mario Baiocco (54, albergatore), Jessica Belfiore (29, tecnico previsione ambiente e luoghi di lavoro), Silvio Bollino Di Ilio (52, mediatore creditizio), Emilia Cibelli (42, avvocato), Felicia D’Errico (48, libero professionista), Luigi Del Casale (36, avvocato), Guido Giangiacomo (49, avvocato), Landa Giuntini (57, casalinga), Valentina Milo (38, consulente finanziario), Angela Molisani (45, insegnante), Donatella Monaco (44, avvocato), Antonio Monteodorisio (41, case manager dei percorsi oncologici), Stefania Pagnottaro (42, imprenditrice), Orlando Palmer (53, decoratore edile), Yari Perrotti (40, fitness manafer), Francesco Reale (58, commerciante), Mauro Saraceni (51, libero professionista), Stefania Saviello Salsano in Di Biase (49, impiegata), Giovanni Uselli (68, consulente aziendale), Veronica Assunta Ventrella (27, cake designer), Diego Villamagna (30, ingegnere delle telecomunicazioni), Massimiliano Zocaro (37, impiegato).
Assenze – Non ci sarà un’autonoma lista Vasto Popolare. La coalizione sarà, dunque, composta da 5 liste e non 6, come sembrava inizialmente. Mancherà uno dei consiglieri uscenti, Etelwardo Sigismondi (FdI): “Sono stato in Consiglio per quattro mandati che, considerate un paio di interruzioni, significano 16 anni nell’Aula Vennitti. E’ giusto che chi, come me, ha fatto il consigliere più volte lasci il posto e il partito investa su persone nuove. Altri obiettivi personali? Non ce ne sono”.