Lasciati all’abbandono, tra le erbacce infestanti. Senza alcun progetto di valorizzazione. Sono gli scheletri che, a Punta Aderci, testimoniano uno degli eventi più drammatici della storia di Vasto: l’epidemia di febbre petecchiale che, nel 1817, decimò la popolazione. Il 1817 fu un anno funesto: oltre all’epidemia, si verificarono anche un’enorme frana del costone orientale e un’immane carestia.
Tutti eventi dimenticati nelle pieghe della storia vastese e ricostruiti nel gennaio 2014 per Zonalocale da Francescopaolo D’Adamo, ideatore della serie I Misteri di Vasto. Ecco il video.
“Il professor Luigi Murolo – racconta D’Adamo – possiede una copia della delibera con la quale, per motivi igienico sanitari, per paura del contagio, si autorizzava a seppellire a Punta d’Erce i cadaveri”. Quando questo pezzo di storia verrà ricordato?