E’ dedicata ad Angelo Cianciosi, carabiniere morto nella prima battaglia della Resistenza, la Festa della Liberazione celebrata stamani a Vasto come in tutto il Paese. Il sindaco di Vasto, Luciano Lapenna, e un familiare del militare martire della libertà hanno scoperto in piazza Rossetti la targa dedicata all’eroe della Resistenza. Lo hanno fatto al termine del breve corteo, che si è tenuto ugualmente nonostante il maltempo e il brusco abbassamento delle temperature (8 gradi stamani a Vasto).
Alla cerimonia, organizzata dalla sezione locale dell’Anpi (Associazione nazionale partigiani d’Italia) e dalle associazioni di combattenti, hanno partecipato il comandante provinciale dei carabinieri, colonnello Luciano Calabrò, i comandanti locali delle forze dell’ordine, Angelo Marchione, sindaco di Furci (il paeseche ha dato i natali a Cianciosi), e diversi rappresentanti istituzionali del Vastese.
Causa pioggia, i discorsi conclusivi sono stati pronunciati sotto al porticato degli ex palazzi scolastici di corso Italia. “Questo bene, rappresentato dalla libertà e dalla democrazia – ha sottolineato Lapenna – dobbiamo difenderlo sempre, tutti i giorni”.
Marchione ha ricordato che Cianciosi “nel settembre 1943 perse la vita per mano dei nazifascisti a Bosco Maltese”, nel Teramano, “nella prima battaglia della Resistenza”. Il paese natio ha organizzato per “il 30 aprile la cerimonia di intitolazione ad Angelo Cianciosi della via di fronte alla caserma dei carabinieri”.
Dopo i ringraziamenti e “l’orgoglio dei familiari” che ha tenuto a sottolineare Mario Cianciosi, figlio dell’eroe della Resistenza, Paola Cianci ha ricordato che quest’anno il 25 Aprile cade nel “settantesimo anniversario del diritto di voto alle donne”, mentre Calabrò ha concluso spiegando che “per noi carabinieri, oggi lottare per la democrazia è lottare contro la corruzione e contro la criminalità comune e organizzata”.