Quella del Venerdì Santo è la processione che lega la fede con la tradizione popolare. In tanti, questa sera, hanno partecipato all’appuntamento religioso nei giorni “forti” della cristianità. Le confraternite cittadine si sono ritrovate nella chiesa della Madonna delle Grazie, dove Vittorio Russo, priore emerito della Confraternita Sacro Pio Monte dei Morti, ha guidato un breve momento di preghiera per il priore Fernando Marchesani, legato alla processione del Venerdì Santo, ricoverato in ospedale.
Per tutta la serata immancabile anche il pensiero per Don Stellerino D’Anniballe, da sempre animatore di questa tradizionale processione. Don Stellerino, dopo un intervento chirurgico,è ricoverato al San Pio da Pietrelcina con le sue condizioni di salute in via di miglioramento.
Alle 19 la statua del Cristo Morto, portata a spalla dalla confraternita del Sacro Pio Monte dei Morti, è uscita dalla chiesa di Sant’Antonio di Padova per percorrere le vie del centro storico. Come da tradizione sono stati portati in processione i simboli della Passione di Cristo, nel giorno in cui la cristianità ne ricorda la morte. Ad accompagnare il cammino gli struggenti canti intonati dalla Schola Cantorum “Zaccardi”, diretta dal maestro Luigi Di Tullio. Dopo aver percorso le vie del centro la processione si è conclusa dinanzi la cattedrale di San Giuseppe, con una riflessione di Don Antonio Totaro, parroco di Santa Maria del Sabato Santo.
Il Sabato Santo. La mattina del Sabato Santo, giorno in cui non vengono celebrate funzioni religiose nelle chiese fino alla veglia pasquale, è caratterizzata dalla processione con la statua della Madonna che porta in grembo il corpo di Cristo morto. Alle 11.00 la processione prende il via dalla chiesa di San Francesco di Paola (l’Addolorata), in piazza Rossetti, per snodarsi lungo le vie del centro storico.