Il comitato No Biometano di Montalfano incassa il primo appoggio istituzionale in Regione. È il consigliere Pietro Smargiassi (Movimento 5 Stelle) a schierarsi contro l’impianto che dovrebbe sorgere sulla fondovalle Treste. Da alcune settimane il comitato sta raccogliendo adesioni cercando di interessare le istituzioni prima della prossima conferenza dei servizi che potrebbe dare il via libera al progetto della Cupello Biomasse; domenica scorsa anche la locale squadra di calcio, insieme ai tifosi, si è schierata contro [LEGGI].
“Sento il dovere – scrive Smargiassi – di far sentire la mia vicinanza alle popolazioni dei centri di Cupello e San Salvo, esprimendo la mia contrarietà rispetto al progetto di realizzazione della Centrale a Biomasse nei pressi del fondovalle Treste. Alla luce delle diverse prescrizioni impartite dall’ ARTA ma soprattutto visto il parere contrario espresso dalle amministrazioni dei due Comuni di Cupello e San Salvo, credo sia necessario imporsi una nuova riflessione sull’argomento coinvolgendo, peraltro, tutti i comuni che verrebbero interessati dal nuovo impianto a biomasse. Comuni quali Monteodorisio e Lentella che auspico si esprimano presto anche loro sull’argomento. Ricordiamo che in quell’area sono già presenti altri insediamenti industriali che incidono comunque sulla qualità dell’ambiente di quella zona. Soprattutto non possiamo dimenticare che i primi insediamenti abitativi si trovano in un raggio ricompreso tra i 500/1000 metri. Ulteriormente è il caso di ricordare come l’ARTA abbia rinviato alla ASL territoriale il compito di valutare l’idoneità igenico-sanitaria delle emissioni diffuse negli ambienti di lavoro all’interno della centrale biomasse, come del resto sono numerose le proposte che sempre l’ARTA ha rivolto al Servizio regionale competente riguardo gli aspetti emissivi della Centrale stessa. Al netto di tutto questo, siamo certi che quell’area sia pronta a ricevere un impianto di quel tipo? Siamo certi che non vi siano rischi per la salute delle persone che in quell’area vivono da anni? Ricordo che il centro abitato di Montalfano dista meno di un km dal sedime ove dovrebbe nascere la centrale. Mai come in questa occasione quindi, la fretta potrebbe essere cattiva consigliera, è essenziale che vi sia il contributo di tutti e in tal senso ribadisco il mio auspicio che i comuni di Monteodorisio e Lentella seguano quanto fatto da San Salvo e Cupello, dove peraltro i cittadini hanno raccolto in una sola giornata più di duecento firme di contrarietà, esprimendosi sul progetto della Centrale Biomasse”.