Cinque domande per chiarire la procedura che il Comune di San Salvo sta seguendo per approvare il Piano regolatore. Le rivolge i consiglieri comunali del Pd, Arnaldo Mariotti e Luciano Cilli, al sindaco di San Salvo, Tiziana Magnacca, in un’interpellanza che chiuedono di inserire all’ordine del giorno della prossima seduta dell’assemblea civica.
La questione riguarda principalmente l’avviso pubblico con cui l’amministrazione comunale di centrodestra invita i cittadini ad avanzare proposte circa i contenuti del nuovo documento urbanistico.
“Secondo la normativa nazionale e regionale in materia – affermano Mariotti e Cilli – la partecipazione dei privati è prevista solo a valle dell’adozione, da parte del Consiglio comunale, del Prg. Detta partecipazione, con modalità prescritte a mente dei citati istituti giuridici e per consolidata giurisprudenza, rappresenta un mero apporto collaborativo, non certo un rimedio giuridico a tutela degli interessi individuali, esercitato attraverso richieste di edificazione delle aree di proprietà privata, risultando ragionevole pensare che nessun cittadino potrà mai chiedere a questa amministrazione la destinazione a servizi (parcheggi, scuole, altro) per i propri terreni, per evidenti ragioni legate alla rendita fondiaria e posizionale degli stessi;
I quesiti – Queste le domande che Mariotti e Cilli pongono alla Magnacca: “Sulla base di quale istituto giuridico è stato emanato l’avviso dell’8 febbraio 2016?
Quali criteri e parametri valutativi oggettivabili saranno adottati da codesta amministrazione per sancire l’accoglimento, ovvero il rigetto, dei contributi che perverranno, e perché non sono stati resi pubblici unitamente all’avviso?
In quale fase del processo pianificatorio si inserisce tale avviso?
Considerato che, nell’assemblea del 26 gennaio 2016 e sul sito ufficiale del Comune sono già stati presentati i primi risultati del Prg, se è stato avviato, ai sensi della direttiva europea 42 del 2011 la relativa Valutazione ambientale strategica, a mente del decreto legislativo numero 152 del 2006, nel testo vigente?
In caso affermativo, dove è stato pubblicato il relativo piano di comunicazione e partecipazione del pubblico e degli enti e con quali modalità operative si possono trasmettere i contributi?
In caso negativo, di sapere il perché non è stato ancora avviato tale procedimento valutativo, e perché si è scelto un procedimento di pianificazione e di partecipazione violativo dei più elementari istituti giuridici vigenti, oltreché dello stesso decreto legislativo?”.