“Lei non ha pagato in tempo l’ultima rata della Tasi. Un addetto si presenterà a casa sua per riscuotere la multa da 100 euro”. Arrivano anche nel Vastese le truffe telefoniche di cui nelle scorse settimane i carabinieri avevano parlato in un convegno a Palazzo d’Avalos nel quale avevano messo in guardia i cittadini.
E’ accaduto a Vasto Marina. Ignoti si qualificano come funzionari del settore tributi del Comune telefonano a casa dei cittadini sostenendo che non è stata pagata l’ultima rata della Tasi o dell’Imu e, se le vittime rispondono di averla pagata regolarmente, i truffatori rilanciano dicendo che il pagamento è pervenuto in ritardo e, di conseguenza, è necessario pagare una sanzione pecuniaria dell’importo di 100 euro.
Le truffe telefoniche – Lo stratagemma è analogo a quello descritto nel convegno del 17 dicembre scorso dal colonnello Luciano Calabrò, comandante provinciale dei carabinieri, che aveva parlato nello specifico di due tipologie di raggiri, anch’essi molto frequenti negli ultimi mesi.
“Nella nostra provincia – ha spiegato il comandante provinciale – le truffe sono concentrate soprattutto nelle città più grandi: Chieti, Vasto e Lanciano, meno nei centri più piccoli”. L’ultimo stratagemma riscontrato dai militari è quello delle truffe telefoniche in cui si simulano incidenti stradali mai avvenuti ai danni di parenti delle vittime: “Gli autori di questi raggiri telefonano agli anziani e dicono: ‘Suo nipote ha avuto un incidente stradale, ma non ci sono soldi per l’assicurazione. A casa sua arriverà tra poco un carabiniere o l’avvocato della controparte per riscuotere il denaro”.
Quindi la raccomandazione: “Non avete mai l’obbligo di far entrare qualcuno nelle vostre case. Nessun ente vi chiederà mai di venire a casa vostra per regolarizzare la vostra posizione. Chiamate subito il 112 o il 113. L’ultima truffa in ordine di tempo è quella che abbiamo scoperto a Montesilvano. E’ avvenuta per strada: persone che si sono qualificate come carabinieri e hanno preteso di eseguire una perquisizione domiciliare a casa della vittima, portando via denaro e oggetti di valore per 20mila euro. Voi non siete tenuti a riconoscere i tesserini delle forze dell’ordine. Chiamate il 112 anche se qualcuno si qualifica come carabiniere in borghese”.