Ieri, alle 16,30, si è tenuto il rito di apertura della Porta Santa a Casalbordino; la cerimonia è iniziata in fondo al viale della Basilica, nei pressi della “Porta della Pace” alla presenza di tanti fedeli arrivati dai diversi comuni del circondario. Il priore don Paolo Lemme ha letto l’inizio della Bolla di Indizione del Giubileo “Misericordiae Vultus” di Papa Francesco.
Da lì, in processione, il corteo si è spostato in direzione della Basilica. Giunto davanti alla Porta di San Benedetto, Padre Abate Romano Cecolin (Vescovo) ne ha invocato l’apertura con le parole del Salmo 121, “Quale gioia quando mi dissero…”.
La Porta è stata aperta e il Padre Abate ha sostato sulla soglia in silenzio. Una volta ricevuto il Libro dei Vangeli, ha varcato la soglia seguito dal corteo liturgico: turibolo, croce e candelieri, l’Abate col Libro dei Vangeli, Canonici, Sacerdoti Concelebranti, Diaconi, ministranti, rappresentanze (due persone) dei Cavalieri, delle Aggregazioni Laicali e delle parrocchie.
Presenti alla solenne cerimonia il sindaco di Casalbordino Remo Bello, il vicesindaco Vincenzo Cocchino, il sindaco di Pollutri Antonio Di Pietro, l’assessore locale Antinoro Piscicelli, il comandante dei carabinieri di Casalbordino Nicola Zanni, il comandante dei vigili urbani Giuseppe di Filippo con il supporto della Croce Rossa e della protezione civile raccolte in questo momento di preghiera.
Per la prima volta nella storia – grazie alla forte volontà di Papa Francesco – è stato istituito il Giubileo diffuso da vivere “nelle periferie geografiche ed esistenziali” di fatto investendo le cattedrali e le concattedrali di tutto il Mondo del ruolo di sedi giubilari.
Enzo Dossi