Folla immensa ieri pomeriggio per la solenne cerimonia di apertura della Porta Santa presso la concattedrale di San Giuseppe, a Vasto. A presiedere la cerimonia, il vescovo della diocesi di Chieti-Vasto, monsignor Bruno Forte. Presenti tutte le autorità militari e civili della città e non solo: insieme al sindaco Luciano Lapenna, infatti, il sindaco di San Salvo Tiziana Magnacca, il sindaco di Scerni Giuseppe Pomponio e il sindaco di Furci Angelo Marchione.
Sul palco allestito in piazza Diomede, monsignor Bruno Forte ha ricordato alle autorità e alla folla dei fedeli i motivi per i quali Papa Francesco ha fortemente voluto il Giubileo della Misericordia: “Il cosiddetto Secolo Breve – ha spiegato monsignor Forte – è stato il più violento della storia. Gli studiosi hanno calcolato che dall’inizio della Prima guerra mondiale, nel 1915, alla fine del Novecento, un terzo della popolazione di inizio secolo è stata sterminata. Il Papa ci ricorda che solo la misericordia vince la violenza e il male“. Il secondo motivo, quello rappresentato dai 50 anni dal Concilio Vaticano II, definito come “la primavera della Chiesa”. Prima di procedere verso l’apertura della Porta Santa presso la concattedrale di San Giuseppe, monsignor Forte ha ricordato che “l’indulgenza non è la remissione dei peccati, ma l’aiuto che ci è concesso per realizzare il disegno di Dio nonostante le conseguenze dei nostri peccati”. Infine la preghiera per tutti i fedeli: “Chiedo per tutti voi a Dio la vera gioia, che è quella di sentirsi perdonati e amati”.
Il corteo si è poi avviato verso la chiesa di San Giuseppe, dove si sono concluse le celebrazioni religiosi ed è stata ufficialmente aperta la Porta Santa.