Pediatra che non può visitare i bambini perché manca il riscaldamento. Succede a Torrebruna dove con il netto calo delle temperature il medico è costretto a invitare i genitori dei piccoli pazienti nella vicina Celenza sul Trigno, dove, invece, la stanza è riscaldata. Così il piccolo comune perde un altro servizio già ridotto all’osso: il pediatra è infatti presente in paese per un’ora alla settimana.
La preoccupazione è che il disagio possa continuare con l’imminente arrivo della neve che renderebbe ancor più difficile lo spostamento a Celenza.
Il caso – sollevato dalla testata on line Eco dell’Alto Molise e Alto Vastese [LEGGI] – è finita anche in Regione con l’interrogazione del consigliere del Movimento 5 Stelle Pietro Smargiassi. “Una situazione assurda – commenta Smargiassi – aggravata peraltro dalla circostanza che a subire gli effetti di un tale disservizio sono i soggetti più deboli, i bambini, che più di altri avrebbero esigenza di ricevere attenzioni e cure puntuali.
Così l’esponente M5S sollecita l’assessore Silvio Paolucci: “La situazione è aggravata dal percorso tra le due località che è particolarmente impervio soprattutto in inverno e in ipotesi di copiose nevicate. Invitiamo l’assessore Paolucci a prendere a cuore questa situazione che rappresenta un ulteriore esempio di come la sanità in Abruzzo, ad oggi, sia quanto di più lontano dalle promesse fatte dal Pd in campagna elettorale”.
Un caso simile si è verificato nei giorni scorsi anche a Carunchio, dove mancava il riscaldamento nella sede della guardia medica a causa della rottura della caldaia ora riparata.