Chi vuole candidarsi alle primarie del centrodestra dovrà raccogliere 300 firme a sostegno della propria candidatura, ma per i giovani il quorum sia più basso: 150 o 200 sottoscrizioni. E’ la regola che Alleanza per Vasto vuole far inserire nel futuro regolamento delle pre-elezioni con cui l’opposizione chiederà ai cittadini di scegliere il candidato sindaco in vista delle comunali 2016.
La proposta è stata formulata da Nicola Del Prete, leader di ApV, domenica pomeriggio durante “Prepariamo la svolta”, l’incontro pubblico moderato da Sabrina Bocchino, una delle fondatrici della lista civica che alle elezioni 2011 ha sostenuto Del Prete come candidato sindaco. Stavolta, con le primarie, l’opposizione cerca quell’unità che era mancata al centrodestra sia nel 2006 (quando al primo turno si erano scontrati Giuseppe Tagliente e Guido Giangiacomo), sia nel 2011 (quando i tronconi erano tre, guidati da Massimo Desiati, Mario Della Porta e, appunto, Nicola Del Prete).
Nel dibattito sono intervenuti Nicola Soria, ex assessore della Giunta Pietrocola, Arnaldo Tascione, presidente del Coniv, la società del consorzio industriale che gestisce i depuratori, Corrado Squadrone, legale rappresentante dell’Ape (Associazione per la difesa dei diritti calpestati), Massimo Desiati e Davide D’Alessandro, entrambi consiglieri comnunali del raggruppamento Vastoduemilasedici, e il professor Nicola Bevilacqua, candidato sindaco dell’Italia dei valori nel 2001.
Il regolamento – “La proposta che sottoponiamo alla coalizione – ha detto Del Prete – è far sottoscrivere ogni candidatura a 300 cittadini, ma abbiamo previsto anche delle eccezioni per favorire quei giovani che vorrebbero candidarsi attraverso un movimento spontaneo. In questi casi potrebbero bastare dalle 150 alle 200 firme. Vogliamo dare e a tutti la possibilità di partecipare, togliendo l’alibi, attraverso queste primarie vere, a quanti prima ci suggerivano di dare vita ad una competizione democratica come le primarie e, oggi, una volta stabilito questo metodo di confronto, chiedono di rinnovare pure le facce. Ecco, con una soglia accettabile per i giovani, riteniamo che chiunque abbia un minimo di sostegno civico, possa cimentarsi con chi, magari, è espressione di partiti o liste già costituite. Per questa ragione non hanno più alibi coloro i quali prima invocavano le primarie e adesso chiedono sempre di più”.