Boschi in gestione per vent’anni e cippato (proveniente anche dalle aree comunali incolte) che servirà ad alimentare piccole centrali a biomassa legnosa a servizio di edifici pubblici. A Guilmi si è tenuto questa mattina il consiglio comunale straordinario per discutere del progetto dell’amministrazione per la “valorizzazione del patrimonio boschivo”.
L’intento del Comune guidato da Carlo Racciatti è quello concedere in gestione ventennale una superficie boschiva di 44 ettari (tra contrada Defensa e Acquaviva) e ricavare dal cippato (gli scarti vegetali provenienti da sfalcio e potatura ridotti in piccole parti) energia per il futuro polo scolastico (da poco finanziato dalla Regione) e altri edifici pubblici, oltre a un’entrata annuale di 60mila euro.
L’avviso pubblicato dal Comune prevede da parte dell’offerente:
– la redazione gratuita di un Piano di Gestione e Assestamento Forestale e Piano di Taglio;
– la valorizzazione del patrimonio boschivo mediante opportuni tagli e ripulitura del sottobosco per renderlo fruibile per attività turistiche, culturali e ricreative;
– la predisposizione per impianto di colture specialistiche quali ad esempio frutti di bosco ecc.;
– l’impianto di colture per la stabilizzazione del territorio quali pawlonia tormentosa, vetiver ecc. che limitano i fenomeni di dissesto territoriale;
– la remunerazione annua in favore del Comune per tutta la durata della concessione non inferiore a 60.000,00 euro;
– la fornitura di calore per il riscaldamento e raffreddamento di edifici pubblici (massimo ribasso).
Il consiglio comunale (nel quale è assente un “vero” gruppo di opposizione) ha votato all’unanimità la proposta. Nel descrivere il progetto il primo cittadino ha spiegato “La redazione di un piano di gestione della superficie boschiva è indispensabile per evitare quanto successo a Liscia due mesi fa. Chi lo gestirà si impegnerà alla pulizia del sottobosco, alla ripulitura e allo sfoltimento delle piante, ma anche alla realizzazione e al ripristino di aree pic nic, sentieri e strade interne”; il piano sarà realizzato secondo le indicazioni della Forestale.
La parola “biomassa” inevitabilmente ha generato qualche interrogativo e timore nella cittadinanza (non presente durante l’assise civica) su eventuali controindicazioni ambientali di cui si è fatto portavoce il consigliere Pino Di Ciano.
“Si tratta di piccole centrali di modeste dimensioni – hanno spiegato i vari componenti dell’amministrazione – a ciclo chiuso. Come emissione ci sarà solo vapore acqueo, perché all’interno non c’è combustione. Il cippato verrà portato a temperature altissime e si svilupperà così un gas di sintesi (syngas) che servirà a produrre energia. È una tecnologia pulita certificata dalla Gse. La modesta portata dell’impianto, inoltre, non richiederà un grande quantitativo di cippato; non si taglierà il bosco, insomma”.
Per il piccolo Comune dell’Alto Vastese, se l’operazione dovesse andare in porto si tratterebbe di un bel respiro per le casse comunali. 60mila euro annue che vanno aggiunte alle 70mila euro che entrano dall’impianto fotovoltaico: quasi l’intero bilancio che non arriva a 200mila euro.
Il consiglio comunale si è riunito stamattina anche a Carpineto Sinello, dove è stato approvato il punto simile sulla gestione di una superficie boschiva di 42 ettari. Le condizioni sono le stesse, escluso per la fornitura di calore: nel comune amministrato da Antonio Colonna non sono previste per ora centraline. Il cippato derivante dalla gestione del bosco, quindi, potrà alimentare lo stesso impianto di Guilmi o venduto.