“La loro memoria è la nostra forza”. E’ il maggiore Giancarlo Vitiello, comandante della compagnia dei carabinieri di Vasto, a dare il senso della giornata in cui si rende omaggio ai caduti di Nassiriya, 19 tra carabinieri, militari dell’esercito e civili morti nell’attentato terroristico alla base italiana in Iraq avvenuto il 12 novembre 2003. Questa mattina i militari dell’arma della compagnia di Vasto e l’associazione nazionale carabinieri di Vasto, le autorità militari e civili, le associazioni combattentistiche e d’arma, la protezione civile e le associazioni, si sono ritrovati nei pressi del monumento dedicato ai caduti di Nassiriya. Con loro anche gli alunni delle scuole vastesi (Scuola elementare Spataro, scuola elementare Stirling, scuola media Rossetti, scuola media Paolucci, istituto Palizzi e istituto Pantini-Pudente).
Una studentessa, Chiara Cipollone, ha letto i nomi delle persone morte nell’attentato in terra irachena, poi don Domenico Spagnoli, parroco di Santa Maria Maggiore, ha benedetto le due corone d’alloro, una delle quali è stata deposta dinanzi al monumento dedicato alle vittime di Nassiriya.
“E’ un ricordo ancora ben vivo – ha detto il maggiore Vitiello nel suo intervento -. Il dolore per quei tragici momenti accompagnerà per sempre la memoria delle famiglie delle vittime e di tutti gli italiani. E’ stato un sacrificio per la pace e la sicurezza di quelle popolazioni. I nostri carabinieri e militari non erano lì per fare la guerra per lavorare per la pace. La cerimonia di oggi testimonia che lo Stato non dimentica i suoi figli, la loro memoria deve essere la nostra forza”.
Il sindaco Luciano Lapenna ha spiegato come “oggi celebriamo qui la ricorrenza per l’ultima volta. Avremo una lapide con i nomi dei caduti nei pressi del monumento ai carabinieri, completando così il percorso voluto dall’amministrazione per rinsaldare il forte legame con l’Arma. Oggi ricordiamo il sacrificio dei nostri combattenti per la pace e ci stringiamo ai nostri tanti eroi sparsi per il mondo in missioni di pace”.
I partecipanti si sono spostati poi in corteo verso il monumento all’Arma dei carabinieri, nella zona in cui strade e piazze sono state intitolate a valorosi militari in occasione delle celebrazioni per il bicentenario. Qui una seconda corona d’alloro è stata deposta in memoria di tutti i caduti.
I caduti di Nassiriya (12 novembre 2003)
Carabinieri: maresciallo aiutante Massimiliano Bruno, sottotenente Giovanni Cavallaro, brigadiere Giuseppe Coletta, appuntato Andrea Filippa, maresciallo luogotenente Enzo Fregosi, maresciallo capo Daniele Ghione, appuntato Horacio Majorana, brigadiere Ivan Ghitti, vice brigadiere Domenico Intravaia, sottotente Filippo Merlino, maresciallo aiutante Alfio Ragazzi, maresciallo aiutante Alfonso Trincone.
Militari dell’esercito: capitano Massimo Ficuciello, maresciallo capo Silvio Olla, primo caporal maggiore Alessandro Carrisi, caporal maggiore capo scelto Emanuele Ferraro, caporal maggiore Pietro Petrucci.
Civili: Marco Beci, cooperatore internazionale, Stefano Rolla, regista