Soddisfazione da maggioranza e parte dell’opposizione per l’approvazione in Consiglio regionale della legge che istituisce il Parco marino della Costa dei trabocchi, un’area marina protetta di 5 miglia. Considerati i tempi del Parco nazionale della Costa teatina, difficile immaginare in quanto tempo vedrà effettivamente la luce, ma intanto Partito Democratico e Movimento 5 Stelle esprimono soddisfazione per quello che tra l’altro viene considerato un tassello fondamentale per la lotta contro la petrolizzazione in Adriatico.
“Fermerà Ombrina?” si chiede il segretario vastese del Pd Antonio Del Casale. “Vedremo gli sviluppi, sicuramente è un’arma in più per contrastare la raffineria a 3 miglia dalle nostre spiagge, sia nella conferenza dei servizi che si terrà il 9 a Roma, sia negli eventuali futuri ricorsi. Se a questa iniziativa aggiungiamo la legge regionale che vieta le trivellazioni entro le 12 miglia dalla costa (palesemente incostituzionale, ma altamente simbolica), l’iniziativa referendaria contro le trivellazioni in mare, che vede l’Abruzzo capofila insieme ad altre regioni, i ricorsi della Regione alla Corte Costituzionale, il ricorso al TAR del Comune di Vasto e della Provincia di Chieti, non si può certo dire che l’amministrazione D’Alfonso, e il centrosinistra abruzzese, Pd in testa, non stiano facendo il possibile per cercare di evitare l’insediamento della raffineria a mare Ombrina”.
Soddisfatta, ma con riserva, anche Sara Marcozzi del Movimento 5 Stelle: “Ribadiamo che questa legge è solo uno dei passi per bloccare Ombrina, non il più efficace e non il più immediato, ma come M5S abbiamo votato in favore della stessa e fatto pressione agli stessi firmatari della legge per calendarizzare il testo in Consiglio e permetterne la votazione già dalla scorsa seduta. Nulla deve essere intentato, dunque anche questa legge scritta dai comitati e presentata da Pietrucci e Mazzocca doveva essere approvata”. Ad ogni modo, per Sara Marcozzi la strada maestra resta un’altra: “Bloccare Ombrina si potrebbe molto più velocemente e concretamente calendarizzando e votando in Parlamento la legge di iniziativa regionale alle Camere presentata dal M5S, che modifica e abroga in parte l’articolo 35 del Decreto Sviluppo, dando un concreto stop ad Ombrina. Questo lo sappiamo noi, lo sa il Pd e lo sa benissimo anche Sel, ai quali continuiamo a chiedere di fare pressioni ai relativi parlamentari per calendarizzare la legge di iniziativa regionale”.