Sulla recente notizia dell’archiviazione da parte della Regione Abruzzo dell’impianto di trattamento rifiuti con annessa discarica in progetto a Furci [LEGGI] interviene Camillo D’Amico, consigliere comunale di Cupello che qualche mese fa organizzò un incontro pubblico sull’argomento.
“La notizia dell’archiviazione definitiva del progetto della Vallecena s.r.l. – dice – ci riempie di soddisfazione per diverse ragioni. Fummo noi, già prima della campagna elettorale per le amministrative del 2014, a promuovere un incontro pubblico per far conoscere ai cittadini di Cupello i reali contenuti di questo progetto che era stato volutamente celato prima; così come sotto la nostra decisa iniziativa consiliare, il comune di Cupello, aderì alla sottoscrizione del documento contrario già sottoscritto dall’intero territorio nel dire un chiaro e deciso NO a quest’iniziativa per dire SI al rilancio strategico dell’impianto del consorzio CIVETA di Cupello.
La nostra iniziativa consiliare, condivisa anche dall’attuale maggioranza, si sostanziò anche con una delibera che dichiarava superate due precedenti dove Cupello si candidava ad ospitare la realizzazione di un termovalorizzatore.
Ora non è più rinviabile, da parte della regione Abruzzo e del presidente Luciano D’Alfonso, porre fine alla telenovela del più volte annunciato commissariamento del consorzio Civeta. Bisogna di basta all’esistenza di un C.d.A scaduto da troppo tempo che risulta fattivamente inoperoso, monco di un componente mai sostituito e da una assemblea dei sindaci non più rappresentativa del territorio frutto di uno statuto superato nella forma e contenuto.
Il Civeta deve ritrovare smalto, ruolo e funzione nell’ambito della riorganizzazione che la regione Abruzzo presto si dovrà dare con la costituzione dell’Agenzia Regionale dei Rifiuti (AGIR) valorizzando e mantenendo la sua mission originale d’impianto di stoccaggio e riciclaggio con forte connotazione del pubblico a discapito del privato.
Il rilancio può avvenire anche allargando la base di conferimento senza dimenticare la possibilità di favorire investimenti produttivi in loco da parte d’imprenditori audaci che vogliano tentare di creare lavoro e occupazione in questo territorio favoriti dalla presenza di tanti capannoni dismessi nella vicina area industriale della Valsinello.
Su questo molto può fare la politica regionale oltre che la volontà politica del territorio. La nomina di un commissario autorevole farà chiarezza nella direzione dando credibilità nella gestione. L’importante è che sia una figura scevra da ombre perché il settore è fragile nella sua composizione ma molto appetibile alla malavita”.